Jorge Lorenzo: "Non mi vedo tra i favoriti per il titolo 2019"
L'infortunio di qualche settimana fa ha scombussolato i piani di Jorge Lorenzo, impedendogli di scendere in pista nei test di Sepang: un'assenza "pesante", che potrebbe condizionare la sua prima parte di Campionato
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L’infortunio di qualche settimana fa ha assestato un serio scossone ai programmi di Jorge Lorenzo, che dopo un inverno passato lontano dai cordoli confidava proprio nella tre giorni malese per prendere un po’ di confidenza con la sua nuova moto, quella Honda RC213V su cui è salito dopo aver abbandonato la sella della Desmosedici ufficiale: ai dolori post-operatori si somma, infatti, l’amarezza per un’occasione mancata, per aver buttato alle ortiche la possibilità di proseguire nell’adattamento al prototipo 2019 dell’Ala Dorata.
Un duro colpo per un perfezionista come lui, che per dare il meglio si sé esige un feeling perfetto con tutto il pacchetto tecnico: l’inizio della stagione è ancora lontano ma si avvicina inesorabilmente, e poter collezionare dati (e kilometri) sulla nuova moto è fondamentale per tutti i piloti in questo periodo dell’anno.
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Questi imprevisti condizioneranno in negativo la prima parte di Campionato del teammate di Marquez? “Tre o quattro test non sono sufficienti per conoscere perfettamente la moto, e non sarà facile… soprattutto tenendo conto che sono convalescente da una lesione” ha spiegato Jorge ai microfoni di MotoGP.com “Sicuramente in Qatar farò fatica, e penso anche nelle altre due-tre gare iniziali”.
“Dico sempre che in MotoGP può succedere di tutto, però bisogna anche essere realisti, e chiaramente dobbiamo capire quali sono i limiti che troveremo sulla nostra strada” ha proseguito lo spagnolo “Quando parlo di limiti non mi riferisco alla mancanza di velocità, talento, motivazione o voglia di lavorare, ma all’esperienza”.
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Dopo la firma con Honda HRC i riflettori sono tutti puntati su di lui, ma il maiorchino preferisce tenere i piedi per terra: tra essere veloci e giocarsi il Mondiale c’è una bella differenza, e non è detto che Jorge sarà in grado di lottare con Marquez, le Yamaha e le Ducati fin dalle prime battute stagionali. “Credo che il nostro obbiettivo debba essere quello di migliorare la moto, riuscire ad essere competitivi, veloci… se saremo nelle condizioni di vincere gare, tanto meglio” ha dichiarato l’ex Ducatista “In seguito vedremo se avremo l’opportunità di fare più di ciò che spero, forse lottare per il titolo”.
Il titolo, appunto: il “bersaglio grosso” sembra essere al momento fuori portata, almeno a fidarsi delle parole del diretto interessato. “Per il momento è chiaro che non sono tra i favoriti, in quella lista ci sono altri piloti” ha concluso “Per esempio Marquez, che è il Campione del Mondo, ma anche Dovizioso, Viñales o Rossi, che ha una grande esperienza, conosce bene la moto e alla fine è sempre tra i migliori”.
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