Motodays 2019: intervista a Carl Fogarty, il Re della Superbike anni '90

E' stato uno dei dominatori della Golden Age della Superbike, tanto da essersi meritato il soprannome di "King Carl": ospite d'onore a Roma Motodays 2019, Fogarty ha concesso una lunga intervista a noi di Motoblog

Di Manuele Cecconi
Pubblicato il 12 mar 2019
Motodays 2019: intervista a Carl Fogarty, il Re della Superbike anni '90

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59 gare vinte, 109 podi e 21 pole position: i numeri parlano da soli, ma d’altra parte se ti affibbiano il titolo di King, Re della Superbike, un motivo c’è. Carl Fogarty è stato uno dei grandi protagonisti del Mondiale delle derivate di serie nei suoi anni d’oro, quella Golden Age della WSBK che a distanza di molti anni viene ancora evocata nei racconti di chi ne è stato testimone, che ha visto battagliare alcuni tra i piloti più tosti della storia in sella alle moto sportive più belle di sempre.

Forse non si può parlare di dominio totale, ma certo è che quella di Foggy è stata una presenza molto ingombrante nel Campionato mondiale Superbike: con i suoi quattro titoli iridati in sella a bicilindriche Ducati, il pilota di Blackburn ha indissolubilmente legato il suo nome al marchio di Borgo Panigale. Duro – al limite della cattiveria – con gli avversari e freddo come i suoi celebri occhi di tigre, l’asso inglese è diventato uno dei simboli del Motorsport anni ’90, nonché una delle icone assolute della SBK assieme a funamboli come Polen, Corser, Bayliss e ovviamente Jonathan Rea, l’unico che è stato capace di eguagliarlo in quanto a numero di Mondiali vinti.

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