Yamaha: futuro "elettrico" sempre più vicino

Le ultime domande di brevetto all'European Patent Office dimostrano che Iwata sta preparando il suo ingresso nel settore delle moto elettriche

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 29 apr 2019
Yamaha: futuro

Secondo quanto anticipato da iMotorbike, anche Yamaha si starebbe avvicinando sempre di più al lancio delle sue prime moto elettriche, un processo ormai ritenuto inevitabile da tutte le maggiori case motociclistiche e che, nel caso del costruttore di Iwata, è pure confermato da una serie di sketches allegati alla documentazione per l’approvazione dei suoi ultimi brevetti all’European Patent Office (EPO).

Nello specifico, la documentazione in esame riguarderebbe l’omologazione di nuovi sistemi di ricarica delle batterie, ma i disegni svelano anche alcuni modelli per i quali questi nuovi sistemi sono stati progettati: una superbike elettrica, dalle fattezze molto simili a quelle della della “vecchia” YZF-R1, una semi-carenata molto somigliante al concept PES2 del 2015 (da allora sparita dai radar), e quelle di una atletica naked che richiama alla mente la MT-07.

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Sulla “semi-carenata”, Yamaha ha piazzato la porta di ricarica sopra a quello che sarebbe il “serbatoio carburante” in una moto tradizionale, leggermente “disassato” per rendere più semplice l’operazione con il relativo cavo quando la moto è appoggiata sul cavalletto laterale.

Yamaha utilizza inoltre quella che sembrerebbe la carenatura anteriore della vecchia R1 – presumibilmente quindi per “sportiva” – per evidenziare un secondo sistema di ricarica con 3 possibili posizionamenti per la presa: alla base del parabrezza, sul “naso” della moto oppure giusto dietro al gruppo ottico anteriore.

Per la “naked” simile alla MT-07, invece, il sistema studiato da Yamaha prevede una porta di ricarica posizionata sotto al sellino “ribaltabile” del passeggero.

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Come sempre in questi casi, resta tutto da vedere “se” e “quando” queste richieste di brevetti/omologazioni si tradurranno in realtà, ma al di là delle considerazioni sui singoli sistemi di ricarica proposti, questa mossa conferma l’intenzione di Yamaha di iniziare a fare “sul serio” per quanto riguarda la produzione di modelli “zero emission”.

Nel corso degli anni, infatti, abbiamo visto diverse concept bike elettriche provenire dal Giappone (un discorso che non riguarda solo Yamaha, quindi), ma alla fine dei conti, a parte qualche scooter elettrico di poche pretese, i colossi del Sol Levante non sono ancora entrati “pesantemente” in un settore che. lo si voglia meno, rappresenta il futuro a lungo termine della mobilità su due ruote.

Naturalmente, la casa dei 3 diapason e le sue “sorelle” (Honda in primis, ma anche Suzuki e Kawasaki) hanno da tempo dei propri team di ingegneri e tecnici al lavoro su progetti di moto elettriche e di certo non si faranno trovare impreparate quando l’aumento della domanda per l’elettrico raggiungerà un “punto critico” (specialmente in termini di profitti), ma per allora Yamaha potrebbe già essere scesa in campo…

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