MotoGP pagelline, Marquez alza la “voce”. La classe regina parla spagnolo
Il lapis Rosso&blu di Massimo Falcioni...
La MotoGP in Spagna tutta spagnola. Gara senza storia. Su un circuito “vero” come Jerez, da percorrenza e “da manico”, i trenini perdono vagoni. Questione di gomme? Le Rosse fanno la voce grossa sul (corto) dritto ma serve altro per andare davanti. Dove non c’è solo Marquez, con il suo assolo. Honda super, ma con il “marziano”. Binomio Marquez-Honda più forte di quel che dice oggi la classifica. Non sono solo le moto a fare la differenza, ma i piloti. Mondiale segnato? La gara: voto 9-
Marquez: voto 10. Un trionfo alla Marquez che chiude le polemiche e lo svarione del Texas. E’ lui il più forte in pista. E’ lui che fa la differenza. E la Honda (voto 10) lo asseconda. Tempi duri, per gli altri. Chi lo ferma?
Rins: voto 9+ Grande rimonta, grande risultato, primo dei “terrestri”. Da nono al primo giro a secondo sotto la bandiera a scacchi. Non c’è il bis del Texas ma il binomio Rins-Suzuki c’è. E se Rins parte bene! E’ lui l’anti Marquez?
Vinales: voto 9. Torna sul podio dimostrando che la Yamaha (voto 9-) cresce, non è da “buttare”. E torna il sorriso, specie per essere di nuovo il “primo” della Casa dei tre diapason. La musica cambia?
Dovizioso: voto 7. Il capitano della Ducati (voto 8+) illude con una partenza-razzo ma si fa subito infilare da Morbidelli e Quartararo. Il resto è tran-tran. Con le medaglie di “legno” non si vincono i mondiali. Delusione. Chi suona la carica?
Petrucci: voto 7-. Non è il solito sesto posto ma un quinto sulla Rossa-Casa lascia aperti gli interrogativi sull’apporto del Petrux alla Casa di Borgo Panigale. Quando la prima vera prova “scaccia dubbi”?
Rossi: voto 6+. Qualifiche da dimenticare e una rimonta-rimontina che dimostra carattere e manico ma che non bastano più. Davanti fanno un altro sport. Il gioco si fa duro. E impossibile?
Quartararo: voto 8+. Resta l’impresa della storica pole e una gran gara saltata solo per un guaio tecnico, la rottura del rinvio del cambio. Rookie da tenere d’occhio. A Le Mans il colpaccio?
Morbidelli: voto 8-. Anche per lui resta l’exploit in qualifica con la Yamaha satellite (voto 9+) e gran secondo fino alla decima tornata, poi sfilato, opaco settimo. Pilota andato in tilt? Gomme ko, il Morbido dixit. Alla prossima?
Lorenzo: voto 3. Il maiorchino tocca il fondo. 12° a 18”473 dal compagno di squadra. “E’ il momento più duro della mia carriera”, dice a testa bassa. Questione di assetto o questione di … “testa”?
Iannone: voto nc. Il pilota abruzzese costretto al forfait dopo la caduta in FP4. Peggio che andar di notte. L’Aprilia abbozza. Non è giunta l’ora di tirare le somme?
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