Yamaha Niken GT: prova su strada

È più agile e maneggevole di quanto si possa immaginare e garantisce anche tanto divertimento tra le curve. Tra i plus spiccano soprattutto comfort e sicurezza

Di Francesco Irace
Pubblicato il 15 mag 2019
Yamaha Niken GT: prova su strada

L’inclinazione delle due forcelle anteriori del sistema a parallelogramma può raggiungere i 45 gradi di piega prima di raggiungere il “fine corsa”. Si va forte alla grande e con spensieratezza. Poi è chiaro, alcune inerzie sono inevitabili, soprattutto nei cambi di direzione, ma ci si abitua in pochi secondi e in ogni caso non rappresentano a mio avviso un elemento a sfavore. L’assetto è tarato nel modo giusto, soprattutto davanti. Anche la frenata si rivela ottima; forse solo alla lunga, se maltrattati i freni possono perdere un po’ di efficacia.

Infine, il motore a tre cilindri da 847 cc non lo scopriamo certo adesso: equipaggia già da qualche anno la MT-09, la Tracer 900 e la XSR900 della gamma Heritage. Ha una grande erogazione sin dai bassi regimi e con i suoi 115 CV si rivela perfetto per tutte le destinazioni d’uso. Delle tre mappe disponibili, quella intermedia è la più piacevole, la più equilibrata: garantisce la potenza piena senza generare on-off. Mentre la meno performante può essere usata in caso di pioggia. In ogni caso c’è sempre un controllo della trazione a tenere tutto a bada, così come il cambio beneficia del sistema elettronico Quick Shift System, che funziona in modo ottimale soprattutto ai medio-alti regimi.

Insomma, nel complesso trovo che la Niken sia una gran bella moto. Per apprezzarla probabilmente bisogna provarla, e non per 10 minuti. Il prezzo, tutto sommato, non è nemmeno altissimo: 14.990 euro per la standard e 15.990 euro la GT. E tra le due consiglierei tutta la vita la seconda.

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