MotoGP: Marquez, l’assolo di Le Mans ipoteca il mondiale?
Un secondo e novecentottantaquattro decimi è il distacco con cui Marquez vince a Le Mans su Dovizioso, non con una sola mano, ma quasi
Un secondo e novecentottantaquattro decimi è il distacco con cui Marquez vince a Le Mans su Dovizioso, non con una sola mano, ma quasi. Un gap apparentemente insignificante e che da solo non dice che oggi in questo quinto round stagionale Marquez scava un solco profondo fra sé e i suoi avversari, nessuno escluso, ipotecando con largo anticipo il titolo di una MotoGP dove la battaglia resta aperta solo per il secondo posto.
A Le Mans, circuito tecnico e infido anche per le basse temperature, specie quelle dell’asfalto – dove Mir e Rabat riescono a stendersi addirittura nel giro di ricognizione – Marquez non solo trionfa dominando, centrando la sua terza vittoria stagionale e la sua 55esima vittoria iridata in carriera, ma evita “numeri” di alta (e inutile) acrobazia che spesso gli hanno procurato solo guai, quasi “centellinando” il proprio potenziale e quello della sua moto, con l’unico obiettivo di tagliare per primo il traguardo. Un assolo senza orpelli e senza sbavature, folgorante e prezioso come un diamante.
Che significa? Che le lezioni precedenti sono servite, che il furetto spagnolo ha raggiunto la piena maturità badando al sodo, caso mai illudendo i suoi avversari e beffandoli con un inequivocabile “marameo!” finale. Così si vince una gara tutt’altro che scontata, così ci si porta avanti con il lavoro per mettere nel dorato carniere un (altro) mondiale. Intanto Marc regala magistralmente alla Honda la vittoria N° 300 nella classe regina (53 anni fa al GP di Germania, a Hockenheim, la prima vittoria in 500 della Casa dell’Ala dorata con il rodesiano Jim Redman) e rafforza la propria leadership allungando in classifica, come fosse in carrozza, scortato dai suoi avversari.
Avversari ai quali non resta che far buon viso a cattiva sorte inchinandosi alla legge del più forte. La classifica pare annunciare una sentenza: 1° Marquez (95 punti), poi Dovizioso che passa da terzo a secondo (87) scavalcando Rins (75). Mantengono la posizione Rossi (72) e Petrucci (57), con 6° Miller (42), 7° Crutchlow (34), 8° – da decimo – Morbidelli (34), avanza Pol Espargaro (9° 31), seguito da Vinales che precipita da 6° a 10° (30) ecc. Avanti il prossimo. Aspettando Mugello e poi Assen. Chi sfida il “cannibale”?