Max Biaggi assolto dall'accusa di frode fiscale
I numeri della presunta evasione del corsaro sono da far paura: si tratterebbe di 18 milioni di euro. Il fatto risalirebbe al lontano 2007, quando Max aveva affidato i diritti della sua immagine alla società "Media & Sport Management", prima dell'avvento della "Biaggi Racing" e della successiva "Vuzela International Slu". Tutte con sede all'estero.
Assolto dal Tribunale di Roma perché il fatto non sussiste. Parliamo di Max Biaggi e dell’accusa di frode fiscale per la quale, il Pm, aveva chiesto un anno di reclusione.
I numeri della presunta evasione del corsaro sono da far paura: si tratterebbe di 18 milioni di euro. Il fatto risalirebbe al lontano 2007, quando Max aveva affidato i diritti della sua immagine alla “Media & Sport Management“, prima dell’avvento della “Biaggi Racing” e della successiva “Vuzela International Slu“. Le società avevano sede rispettivamente a Londra, Montecarlo e Madrid. Proprio in questo periodo, il corsaro, almeno secondo l’accusa, avrebbe spostato la propria residenza nel Principato di Monaco, evitando, così, il pagamento delle imposte.
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Il Giudice Bruno Costantini ha, però, respinto l’accusa. Biaggi è riuscito, infatti, a provare che vivere nel Principato è stata una scelta di vita fatta più di 20 anni fa e che in Italia e, in particolare a Roma, torna solo se strettamente necessario. Inoltre, ha specificato il corsaro, che anche l’ex compagna (Eleonora Pedron) e i suoi figli vivono nel Principato. Il fatto, dunque, non sussiste: una buona notizia per Max Biaggi, considerando che, proprio ieri, ha dovuto assistere al funerale del papà Pietro.
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