Indian Appaloosa by Workhorse Speedshop

La casa americana ha svelato una "one-off" su base Scout Bobber che parteciperà alle gare della 'Sultans of Sprint' con il mitico Randy Mamola

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 24 mag 2019
Indian Appaloosa by Workhorse Speedshop

Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della sua Scout – modello la cui prima “incarnazione” entrò in produzione nel 1919 per poi uscirne ben 30 anni dopo – Indian Motorcycles ha incaricato la belga Workhorse Speedshop di realizzare un qualcosa di davvero speciale, una moto realizzato sulla base dell’attuale Scout Bobber per esibirsi in Europa nella serie di gare della Sultans Of Sprint.

Il risultato finale, tanto buffo quando sbalorditivo, è stato battezzato “Appaloosa” – dal nome di una razza di cavalli originaria del Nord America – ed è una moto innegabilmente contraddistinta dal grosso “nasone” che cela praticamente tutto l’avantreno, una soluzione aerodinamica che ricorda diversi caccia da combattimento e che le conferisce di certo una personalità tutta sua.

La Indian Appaloosa ha indubbiamente un’estetica impressionante, ma vuole mettersi in bella mostra anche nelle drag-race della Sultans of Sprint, dove a portarla in pista sarà nientepopodimeno che l’ex-stalla del Motomondiale Randy Mamola, e per questo gli uomini di Workhorse Speedshop, capitanati da Brice Hennebert, non hanno affatto trascurato il lato tecnico nel dar vita alla loro ultima “creatura”.

Il motore bicilindrico da 1200 cc della Scout Bobber, in realtà, rimane originale e inalterato, ma l’atelier belga ha innalzato la cavalleria da 100 a 130 CV grazie all’aggiunta di un sistema NOS, un prestante scarico Akrapovic e una centralina “racing” Power Commander. La cinghia è stata rimpiazzata da una catena per una più efficace trasmissione della potenza mentre il cambio stock è stato rimpiazzato da uno scattante quickshifter.

Gran parte del retrotreno è stato realizzato da Workhorse Speedshop appositamente per questo progetto, incluso il lungo forcellone in alluminio da dragster. Telaietto posteriore e relativo sellino, in combinazione con le pedane arretrate e i sami-manubri particolarmente bassi, costringeranno il buon Mamola ad adottare una posizione di guida estremamente slanciata in avanti, con il pilota disteso la rastremata cover serbatoio che protegge un nuovo mini-serbatoio della capacità di 2,5 litri.

Le sospensioni, così come l’ammortizzatore di sterzo, sono griffate Ohlins, con una forcella da 43 mm davanti e una coppia di STX 36 dietro, mentre l’impianto frenante, completamente realizzato da Beringer, sfrutta all’anteriore due pinze 4D Aerotecs a mordere una coppia di dischi da 230 mm.

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La Appaloosa avrebbe dovuto debuttare nella Sultans of Sprint durante l’ultima edizione The Reunion a Monza, dove era in programma il primo round, ma purtroppo il maltempo che si è abbattuto lo scorso weekend sull’autodromo brianzolo ha portato alla cancellazione dell’evento. Per vederla “in azione”, quindi, occorrerà attendere quindi attendere i prossimi appuntamenti del Café Racer Festival di Monthléry, in programma il 22-23 Giugno in Francia, e il raduno Glemseck 101 di Leonberg, in programma a fine Agosto in Germania.

Prima di allora, Indian Motorcycles la esporrà al The Bike Shed di Londra (24-26 Maggio) e al festival Wheels&Waves di Biarritz, in Francia (12–16 Giugno).

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