MotoGP: Gresini in Portogallo per vincere

Di Gianni C.
Pubblicato il 13 set 2007
MotoGP: Gresini in Portogallo per vincere



Il team Honda Gresini parte alla volta del Portogallo con la convinzione di puntare in alto, molto in alto. Nell’ultimo appuntamento della MotoGP, disputatosi sul World Circuit di Misano Adriatico, entrambi i piloti hanno dato prova di possedere una dose di cattiveria agonistica più che sufficiente per tentare il colpaccio.
Gli infortuni pesano sul bilancio dei due centauri: un ernia cervicale e una frattura al femore hanno condizionato parte della stagione del team italiano, tornato comunque a far parlare di se con un 4° ed un 7° posto proprio nel Gran Premio di casa.
Marco Melandri: “Sono molto motivato. La moto e le gomme sono arrivate ad un buon livello, a questo punto ci manca qualche bel risultato. Ho voglia di tornare sul podio, come ho fatto a Laguna, questo sarebbe un riconoscimento importante per la mia squadra, che ha sempre lavorato bene e mi ha dato tanto.
Estoril è una pista difficile con tante curve lente da prima e due lunghi rettilinei, uno che si affronta in quinta, l’altro da sesta, dove noi fatichiamo un po’. Per le caratteristiche della nostra moto, sono più favorevoli piste maggiormente guidate, ma io sono pronto per questa gara e per il rush finale del mondiale”.
Toni Elias, ancora non al top a causa della frattura al femore procuratasi ad Assen, spera di poter essere tra i protagonisti assoluti del week end. La scorsa stagione offrì agli appassionati uno spettacolo straordinario andando addirittura a vincere davanti a Valentino Rossi e a Kenny Roberts.
Le parole del centauro spagnolo: “Sono contento di tornare su una pista che mi ha regalato delle bellissime emozioni. La vittoria dello scorso anno è stata forse la più bella della mia vita, ma adesso voglio guardare avanti e provare a far bene. Sono riuscito a migliorare le mie prestazioni gara dopo gara: 11° a Brno dopo 3 gare di assenza e 7° a Misano.
Il tracciato mi piace, in particolare la chicane in salita che è un po’ il tratto distintivo di questa pista, una “esse” molto lenta ma tecnica, probabilmente la curva più lenta di tutto il mondiale. Il rettifilo, lungo quasi un chilometro, è invece veloce, segue una forte staccata nella curva 1 mentre l’ultima curva è decisiva per fare un buon giro”.

via | GresiniRacing.com

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