Moto3, trionfa Arbolino. E’ nata una “stella”

Il coro di ieri “To-ni!To-ni!” dopo la conquista della pole record si è trasformato oggi in un boato esplosivo dei 100 mila e passa del Mugello per l’esaltante trionfo al fotofinish di Toni Arbolino

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 2 giu 2019
Moto3, trionfa Arbolino. E’ nata una “stella”

Il coro di ieri “To-ni!To-ni!” dopo la conquista della autorevolissima pole position-record (1’56.407) si è trasformato oggi in un boato esplosivo dei 100 mila e passa del Mugello per l’esaltante trionfo al fotofinish di Toni Arbolino. L’avevamo scritto dopo le qulifiche che per assistere oggi a questa infuocata Moto3 serviva accanto il … cardiologo. Così come avevamo più volte sottolineato alla vigilia che dalla covata dei “giovani leoni” italiani stava emergendo – a suon di prestazioni probanti sul piano tecnico e sul piano agonistico – questo ragazzino diciannovenne di Garbagnate Milanese allevato dal Team VNE Snipers dei pesaresi Marco e Giancarlo Cecchini, maestri, oltre che di genialità tecnica, nello scovare e far maturare nuovi talenti.

Con una corsa così, in un circuito così, oggi Toni Arbolino, alla sua prima splendida vittoria iridata, ha definitivamente abbandonato i panni della giovane promessa per vestire quelli più impegnativi ma certamente più ambiti di pilota consacrato, quanto meno nella classe cadetta. Una gara da incorniciare, fra le più belle di sempre al Mugello e della storia del Mondiale Moto3, una corsa-capolavoro per Arbolino, gestita in un mix di intelligenza tattica e di furiosi attacchi alla baionetta, come solo i grandi campioni sanno fare. Bravo, bravo, bravo! E di più.
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Il secondo posto di Lorenzo Dalla Porta a 29 centesimi, pur di spessore, lascia l’amaro in bocca perché il pilota pratese, di questo passo, rischia di passare come il corridore delle piazze d’onore, cioè quale primo degli sconfitti. Oggi Lorenzo, sempre molto competitivo al Mugello – qui vinse magistralmente nel CIV Moto3 con la Oral Engineering marcata Peugeot – ha perso la sua grande occasione: superiore di una spanna alla Bucine, con una moto che ne aveva di più sul dritto e soprattutto in accelerazione, si è però fatto prendere la mano dalla tensione della battaglia, con sbavature e soprattutto senza quella lucidità tattica indispensabile per tagliare per primi il traguardo. Intendiamoci, Lorenzo è un fior di pilota, ma serve il salto di qualità, senza il quale c’è sempre un altro che ti soffia la vittoria. Comunque, per Lorenzo, un bel bottino per la classifica che però lo lascia secondo (80 punti) pur accorciando le distanze sul leader Canet (83). Gran salto in avanti di Arbolino, da 11esimo a sesto (51). La giornata del Mugello non poteva aprirsi meglio: con il tricolore a sventolare sul cielo terso invaso dalle note dell’inno di Mameli, ciliegina sulla torta nel giorno della Festa della Repubblica. Sesto round iridato, sesto vincitore diverso. Il resto in cronaca. Comunque, 10 piloti out per cadute. Moto3 infiammata. Ma che show!
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