MotoGP, Mugello “rosso” per la prima volta del Petrux
Il lapis rosso&blu di Massimo Falcioni...
LA GARA: voto 10. La prima volta non si scorda mai e Petrux sul missile Rosso firma il capolavoro della sua carriera. 338 millesimi dividono i primi tre, con il quarto in scia. Festa grande per i 100 mila e passa. Ma il popolo “giallo” ammutolisce con Vale nella polvere. Non è il solo. MotoGP al bivio?
PETRUCCI: voto 10+ Il “gregario” di lusso della Ducati (voto 10+) non spreca il suo colpo in canna beffando “capitan” Dovi e Marc il cannibale. Dopo il podio di Le Mans il trionfo al GP d’Italia per Petrux è il suggello da tempo inseguito. Non cambia niente né a Borgo Panigale, né nel Mondiale. Forse. E’ l’inizio di una nuova storia?
MARQUEZ: voto 9+ Perde il 6° round per 40 centesimi di secondo ma allunga in campionato superando le “forche Caudine” del Mugello e la rovente morsa delle Rosse. Non vince con la sua Honda (voto 9-) più lenta di tutte sul dritto, ma non perde il sorriso dopo aver perso la bussola nella bagarre iniziale. A Barcellona e Assen risposta con gli “interessi”?
DOVIZIOSO: voto 8- Alla San Donato si getta come un falco sul “nemico” Marquez e non vede l’amico Petrux che lo infila. Poi il Dovi fa festa con la Rossa ma col “muso lungo”. In cerca del “quid”. E’ lui lo sconfitto del GP d’Italia. Di chi la colpa?
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RINS: voto 9. Taglia il traguardo sulla Suzuki (voto 😎 in affanno sul dritto a 535 millesimi dal primo, a un niente dal podio. Corsa coi fiocchi. Bravo e di più. Quando qualifiche adeguate per il… colpaccio bis del Texas?
NAGAKAMI: voto 8. Zitto zitto, Takaaki s’infila nella top five abissalmente lontano dal gran capo Marquez ma abissalmente più avanti dall’iper blasonato maiorchino e mettendosi dietro anche “lamentino” Crutchlow. Podio a tiro?
VINALES: voto 6. Ancora promettente ancora deludente. Si fa vedere in prova e qualifiche ma in corsa il raccolto resta scarso. La “scivolosa” e … “lenta” M1 frena anche le velleità di Maverick?
PIRRO: voto 7. Un 7° posto può sembrare poco per chi al Mugello può girare bendato ma è invece molto per chi è chiamato a macinare pista (stavolta in corsa con i big) per lo sviluppo delle Rosse dei “capi”. Maratoneta da plauso. Miracolo a Misano?
ROSSI: voto 3. Un calvario: 18esimo in griglia, volato via in gara quand’era ultimo dopo il precedente lungo per contatto con Miller. Il giro record-pole 2018 1’46.208 è solo un ricordo. Mai così male in un GP d’Italia. Solo we “storto” o “segnale” di smarrimento per l’addio alle armi?
QUARTARARO: voto 6- Un fulmine in prova, parte dalla seconda casella ma s’incarta ed è solo 9° al primo giro. Gran rimonta del rookie ma la gomma davanti cede. E finisce 10°. Addio sogni di gloria! Festa solo rimandata?
LORENZO: voto 4- Prosegue la via crucis del maiorchino che lotta con la moto e forse con se stesso. Adesso Jorge vola in Giappone per chiedere a Honda un “Piano B”, una “sua” RC213-V. Lorenzo non è uno qualsiasi e va comunque ascoltato. Ma quelli dell’Ala Dorata non guardano in faccia a nessuno. Rottura in vista?
BAGNAIA, MORBIDELLI, MILLER: voto 4. Sotto il 5 per ognuno dei tre, out per cadute pur se in situazioni e condizioni di gara diverse fra loro. Ma il finale è lo stesso per i tre agguerritissimi e attesissimi leoni. Plauso per Miller per il giro più veloce: 1’47.657. Alla prossima?
IANNONE: voto 3- Come sempre. No comment. Almeno A. Espargarò ci prova, primo oltre la fatidica top ten. Ma all’Aprilia (voto n.c.) sta bene così?
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