MotoGP: Jorge, che disastro!
Disastro Jorge Lorenzo. Un vero disastro l’errore del maiorchino in rimonta che, esagerando al secondo giro in staccata nella traditrice curva 10, perde l’anteriore, scivola e innesca una carambola che sbatte a terra gli incolpevoli Dovizioso, Rossi, Vinales. In un colpo solo, quattro piloti protagonisti, out. La corsa finisce qui, con Marquez che s’invola solitario indisturbato verso il trionfo ipotecando il titolo mondiale MotoGP 2019. Ai tre piloti stesi involontariamente ma non senza la colpa di una manovra avventata quanto sconsiderata da parte di un pilota pluri iridato e di grande esperienza non resta che imprecare.
Per Dovizioso, per Rossi, per Vinales è un rospo difficile da mandare giù perché la sconsiderata manovra del maiorchino della Honda non solo li ha messi fuori gioco dalla lotta per il podio di questa gara riducendo al lumicino – con questo “zero” che pesa come un macigno in classifica generale – le speranze di potersi battere ancora con Marquez per il titolo. Il mondiale è ancora lungo ma i 140 punti di Marquez rispetto ai 103 di Dovizioso, ai 72 di Rossi, ai 40 di Vinales parlano da soli lasciando poche speranze ai suoi avversari.
[img src=”https://media.motoblog.it/b/b1f/lorenzo-marquez.jpg” alt=”” size=”large” id=”964775″]
Il resto è cronaca ma non fa storia. In una giornata così, con una corsa “mozzata”, poco conta chi arriva dietro a Marquez esultante in carrozza. Poco conta dire di Quartararo che, dopo la splendida pole, si conferma gran manico, gran secondo battendo i pur coriacei Petrucci, Rins (protagonista di una sbavatura decisiva per la battaglia del secondo gradino del podio), Miller, Mir. Caso mai c’è da dire che Ducati, con out Dovizioso, si trova “disarmata”, comunque incapace di contrastare vittoriosamente un fuoriclasse qual è Marquez. E il trionfo del Petrux al Mugello? Resta e pesa in positivo. Ma una rondine non fa primavera.
Non è vero che Marquez “ringrazia” Lorenzo per il fattaccio di oggi nel GP di Catalogna. Semplicemente a Marquez non resta che prendere atto di quel che è accaduto. Conta la realtà: quarta vittoria in sette gare, una leadership in classifica che si rafforza“, costruita non certo sulla fortuna personale o sulle disgrazie altrui ma passo dopo passo, week end dopo week end, gara dopo gara, stagione dopo stagione, meritandosi in pieno i frutti. Così come nel 2018, con il trionfo col pugno chiuso di Jorge Lorenzo, Montmelò lascia il segno anche quest’anno ma con il maiorchino non più raggiante sul gradino più alto del podio ma abbacchiato, sul banco degli imputati. Le doverose scuse di Jorge, pur apprezzabili, non rendono meno grave il suo errore e meno pesanti le conseguenze. Ma diciamo “no” ai processi sommari, “no” alle gogne mediatiche e di altro tipo, “no” a mettere in croce un campione che ha onorato il motociclismo. Questo Lorenzo, con questo suo modo di correre oggi, potrà continuare a onorarlo il motociclismo senza rischiare di inficiare negativamente il prestigioso percorso fin qui fatto? Sta a Jorge, con una riflessione del tutto personale e senza pressioni interessate, rispondere. Qui le sanzioni amministrative della Fim c’entrano come i cavoli a merenda.