SBK, Aruba.it Racing Ducati: intervista a Stefano Cecconi

Abbiamo incontrato di nuovo Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba.it e Team Principal del team Aruba.it Racing Ducati durante la tappa della SBK di Misano per approfondire il discorso iniziato ad Imola e carpire qualcosa sul rinnovo del contratto di Alvaro…

Di Umberto Schiavella
Pubblicato il 26 giu 2019
SBK, Aruba.it Racing Ducati: intervista a Stefano Cecconi

Tra i piloti con cui hai lavorato quali secondo te stanno interpretando al meglio questa innovazione digitale?

Dal 2015 in poi ho avuto la fortuna di lavorare con tutti grandi piloti, tutti molto bravi da questo punto di vista. Uno che però entrava particolarmente nel dettaglio, fino all’ultima virgola, era Marco Melandri. Rider sensibilissimo, forse a volte anche un suo limite, Marco non riusciva a guidare finché non aveva analizzato tutto, ma proprio tutto nel dettaglio. E’ anche vero il contrario, ci sono piloti che invece hanno il loro punto di forza proprio nel fatto che non scendono particolarmente nel dettaglio tecnico, ma riescono a sopperire eventualmente ad un set up non perfetto. L’esempio è Alvaro in questo momento, lui torna, ti dice quali sono i problemi che sente sulla moto ma li compensa, ci mette una pezza di suo. Lo segnala e lo compensa, altri piloti te lo segnalano, ma aspettano che l’anomalia venga corretta prima di risalire in moto. Oggi stanno venendo fuori dei ragazzi nelle categorie minori che hanno quest’attitudine di capacità analitica, certo, serve anche un po’ di formazione… Oggi il pilota analizza anche i dati della sua preparazione fisica e delle tecniche di allenamento con preparazioni specifiche, oggi tutti fanno cross ad esempio. Da questo punto di vista sono diventati scientifici nella preparazione. Certo poi ogni tanto arriva il talento assoluto come Stoner che non gli importa niente di tutto ciò. Stoner faceva un giro usciva, rientrava e ti diceva subito dove bisognava lavorare per migliorare la moto e aveva pure ragione, ma parliamo di un talento naturale che non costruisci a tavolino.

Come è cambiato il lavoro del team? Che tipo di expertise avete ingaggiato oltre ai meccanici?

Sempre più ingegneri, i meccanici ci sono sempre, ma la quantità di ingegneri con competenze specifiche è nettamente aumentata. Al giorno d’oggi all’università ci sono corsi specifici, soprattutto qui nella Motor Valley, parliamo di ingegneri particolari che arrivano formati dalle scuole per anni. Tempo fa vedevi molte persone e pochi computer oggi non è più così, ma il contrario. Ingegneri meccanici, elettronici e informatici queste sono i ruoli che stanno aumentando…

Un’ultima cosa, rinnoverete il contratto ad Alvaro?

Se non succede niente di strano cercheremo di chiudere l’accordo il prima possibile per tenere la squadra così come è, personalmente di cambiare non ho nessuna intenzione. Poi è chiaro che ognuno tira acqua al suo mulino, i manager fanno il loro lavoro, voci che vengono messe in giro ad arte, in questo momento Bautista lo vedi su ben quindici moto diverse… Noi ci siamo trovati benissimo non solo dal punto di vista dei risultati, ma anche umano, Alvaro è un ragazzo d’oro… Lui dice di essersi trovato molto bene in SBK rispetto alla MotoGP e con noi in particolare. Direi che la strada maestra è quella di andare verso il rinnovo e nel più breve tempo possibile. Purtroppo i tempi sono lunghi e dettati dai numerosi impegni, ma l’intenzione è al 100% di rinnovare. Certo, è anche una sua decisione…

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