MotoGP, Jarvis: "Yamaha ha ancora fiducia in Rossi"
Il boss delle attività sportive di Iwata ribadisce il supporto al 40enne pesarese: "Ma deve trovare più in fretta il giusto set-up della moto..."
Quello attuale non è certo uno dei momenti migliori nella lunga carriera di Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha), ma il 9-volte iridato può continuare a contare sul supporto incondizionato della Yamaha, come ribadito dal “numero 1” delle attività sportive della casa dei tre diapason Yamaha Lin Jarvis.
Il pluri-titolato pesarese, 40 anni compiuti lo scorso Febbraio, è infatti reduce da tre “zeri” consecutivi nel Mondiale MotoGP – nei round del Mugello, del Montmelò e di Assen – e pur restando il miglior pilota Yamaha in classifica (5° con 72 punti) è ormai incalzato dalle “nuove leve” della casa di Iwata, in particolar modo dal 20enne rookie francese Fabio Quartararo (Petronas SRT Yamaha), in grande ascesa a suon di pole-position e grandi prestazioni.
Nell’ultimo round di Assen, Yamaha ha conquistato la sua prima vittoria stagionale grazie all’altro suo pilota ufficiale, lo spagnolo Maverick Vinales, che ha preceduto il Campione del Mondo Marc Marquez (Honda Repsol) e lo stesso Quartararo, mentre Rossi era già uscito di scena dopo soli 5 giri, invischiato nella lotta nelle retrovie dopo l’ennesimo, desolante sabato di qualifiche (nel quale Quartararo aveva invece centrato una splendida pole con record della pista).
Inevitabilmente, il contrasto tra il periodo periodo buio del “vecchio leone” italiano e la sfolgorante ascesa del giovane talento transalpino – che ha la metà dei suoi anni – ha riacceso le polemiche sull’effettivo livello di competitività attuale del “Dottore”, che in pratica ha già salutato il sogno del 10° titolo iridato e che per molti dovrebbe lasciar spazio nel team factory Yamaha proprio a Quartararo in quanto “più attrezzato” per contrastare lo strapotere di Marquez sulla Premier Class.
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Rossi però ha un altro anno di contratto – come la maggior parte degli altri big, andrà in scadenza a fine 2020 – e Yamaha sembra comunque intenzionata a dargli il suo pieno supporto fino alla fine dell’accordo, come spiegato da Jarvis ai microfoni del quotidiano spagnolo Marca:
“Tre gare senza risultati sono un po’ difficili da digerire, ma dobbiamo guardare correttamente alla situazione: pensiamo che al Montmelò Rossi avrebbe potuto lottare per la vittoria, e anche ad Assen avrebbe potuto far bene, visto come è cresciuto tra venerdì, sabato e domenica. Finalmente la moto era settata bene, ma ha commesso un errore e lo ha fatto perché ha spinto, perché la moto gli dava di più.”
“Tuttavia, penso che i fatti sono i fatti: tre gare senza punti, con tre cadute, non va bene. Ma al Montmeló non poteva farci niente, e ad Assen si è giocato male le sue carte, perché la moto era sufficientemente veloce, altrimenti non avrebbe raggiunto i risultati che ha raggiunto con gli altri piloti. Quindi l’importante è restare al suo fianco, supportarlo e trovare un modo per lavorare insieme per le prossime gare.”
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A scanso di equivoci, Lin Jarvis ha comunque voluto ribadire a chiare lettere che la casa dei 3 diapason nutre ancora la massima fiducia nei confronti di Valentino Rossi, ammettendo però anche una certa frustrazione nel vedere il pesarese in costante difficoltà con la sua YZR-M1 all’inizio di quasi tutti i weekend di gare:
“La nostra fiducia in lui non è cambiata affatto. E’ ancora il miglior pilota Yamaha in termini di punti, più di Quartararo, quindi non mettiamo in dubbio la nostra fiducia in lui, ma dobbiamo lavorare meglio.”
” In passato è successo spesso di vederlo trovare la giusta configurazione della moto, in grado di dargli il giusto feeling e così via, solo la domenica, ma noi abbiamo bisogno che ci arrivi già al venerdì. Adesso è questa a nostra missione, la nostra sfida.”
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Secondo Jarvis, il prossimo appuntamento con il GP di Germania di questo weekend (clicca qui per orari e copertura TV) potrebbe re
“Ovviamente, quest’anno ormai è quasi impossibile lottare per il titolo. Già il vantaggio di 44 punti di Márquez sulle Ducati è piuttosto pesante, e noi siamo molto più lontani. Ma possiamo vincere altre gare. Anche il prossimo fine settimana possiamo far bene perché il Sachsenring non è un circuito dove serve tanta potenza o velocità di punta. Lì serve una moto facile da gestire e da guidare.”
“Quest’anno dobbiamo cercare do conquistare altre vittorie e lavorare per essere sicuri che la moto del prossimo anno sia un passo più avanti rispetto all’attuale e adatta ai nostri piloti. Questa edizione del mondiale è molto combattuta, ma noi siamo dietro. Non abbiamo abbastanza potenza o accelerazione rispetto ai nostri avversari, ma stiamo lavorando sodo per fare un nuovo passo avanti.”
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