MotoGP, Marquez pole stratosferica. Yamaha super con Quartararo e Vinales. Male Rossi, male le Rosse
Puntuale come un treno svizzero arriva la sberla record in qualifiche-show di Marc Marquez (1’20.215)
Puntuale come un treno svizzero arriva la sberla record in qualifiche-show di Marc Marquez (1’20.215). A dirla tutta, quella dello stratosferico vessillifero della Honda, è uno straordinario mix: un giro magistrale di assoluta perfezione alla Giotto saldato alla micidiale potenza di un uppercut alla Mike Tyson. Da stordire tutti. Da applausi. Per Marc, decima pole consecutiva al Sachsenring, comprese quelle in 125 e Moto2! Nessuno mai, qui nell’infido toboga tedesco, è andato più veloce di Marquez! Giù il cappello.
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Cosa resta agli altri? L’onore di essere battuti da un alieno, quindi il merito che chi è secondo si deve considerare primo dei terrestri, il terzo secondo e così via. Non scherziamo. Qui, oggi, non mancano le notizie. C’è la conferma delle Yamaha, altro che cotte! Due in prima fila: gran secondo tempo con Quartararo (1’20.400) nonostante la spalla dolorante per la sberla della sua M1 subita in mattinata nelle FP3 e gran terzo tempo con Vinales (1’20. 406), più lento quindi, di 6 (sei!) millesimi! C’è al contempo la conferma di un Rossi in affanno, scivolato a terra in Q1 alla curva uno, poi comunque entrato in Q2, ma alla fine fuori dalla top ten (1’21.137), a quasi un secondo dalla vetta (+0.942), a oltre sette decimi dal duo Quartararo-Vinales sulle M1, addirittura lontano da Morbidelli, settimo (1’20.964). Solo nel biennio storto sulla Ducati Rossi è andato peggio. Ma qui siamo al limite.
Ancora? Sì, non è finita. C’è la nebbia, anzi il nebbione, Ducati. Dovizioso – 13esimo tempo quinta fila – bruciato in Q1 dal claudicante Nakagami (problemi ai legamenti della caviglia sinistra) giunto poi addirittura decimo (1’21.104) e Petrucci 12esimo (1’21.486), ultimo della quarta fila, dopo una gran caduta a poco meno dei 200 Kmh. nel finale delle Q2 alla curva nove con una brutta botta alla mano destra. La Rossa salvata, si fa per dire, dal gran bel quinto posto di Miller (1’20.690) che è tutto un programma. Finito? Non ancora. Il quarto miglior tempo di Rins (1’20.531), il sesto di Crutchlow (1’20.857), il settimo di P. Espargaro con la Ktm (1’21.023) seguito da Mir (1’21.061). Dicono che stanotte pioverà. Per molti è come se già fosse passato un ciclone. Domani si vedrà.
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