Moto3, il “ruggito” di Fenati. Snipers Team, che doppietta!
Risorge Fenati: dopo la pole, ecco il trionfo
Il “cinghialino” diventa un leone, ruggisce e graffia, anzi morde forte, tornando nell’insidioso Spielberg il re della foresta in Moto3. L’exploit della pole di Fenati, al di là della controversa “punizione” (di ben 16 piloti!) per i soliti rallentamenti in cerca del lancio finale, non è stata quindi un fuoco di paglia, bensì lo “squillo di tromba” anticipatore di un assalto alla baionetta, una corsa trionfale. Su un circuito inizialmente a macchia di leopardo per la pioggia caduta in precedenza, il pilota ascolano, tiratissimo, faceva subito un “lungo” alla prima curva dopo lo start lasciando al compagno di squadra Arbolino il ruolo di “volpe”. Per Romano pareva l’ennesima occasione persa.
Ma non era così, tornando subito in tromba a battagliare con McPhee e Arbolino, per poi passare in testa e involarsi, di forza, tagliando per primo il traguardo davanti al compagno di Team e al sempre coriaceo McPhee e all’arrembante Vietti che, dopo una rimonta-monstre, per un niente perde il terzo gradino del podio. Applausi a scena aperta per tutti, in particolare per Romano, incapace di nascondere le due lacrimine che veloci scendono sotto il suo casco. Proprio qui allo Spielberg Fenati ricevette il “benservito” – seguito dalle note code polemiche – dal Team Sky e qui oggi ritrova il sorriso e la voglia di rilanciarsi alla grande come pilota e come uomo. Così la Moto3 e il motociclismo tutto ritrovano un pilota che dopo una lunga via crucis – per proprie leggerezze ed errori – torna protagonista, vincente. Soprattutto ritroviamo un ragazzo cui pare che le dure lezioni della vita siano servite. Bene!
Doppio encomio al Team Snipers di Mirko Cecchini e papà Giancarlo, personaggi di alta professionalità ed esperienze e di grande umanità che hanno dato questa nuova importante chance a Fenati, finalmente ripagati anche con un grande risultato in pista, avvalorato peraltro dalla prestazione maiuscola del nuovo astro nascente Tony Arbolino, ancora convincente con una prestazione agonisticamente superba e tatticamente intelligente, gran secondo. Insomma, stavolta l’incompiuta di Brno (quando Arbolino e Fenati hanno guidato a lungo la corsa poi vinta da Dalla Porta) si è trasformata in un meritato trionfo, con uno storica doppietta. Già, Dalla Porta. Solo sesto (+7.559) dietro al poker di testa e al 5° Ramirez (+6.789), una corsa “opaca”, comunque incapace di non approfittare della giornata “no” del suo più diretto avversario in classifica, Canet, oggi decimo a 18 secondi dal vincitore, alle spalle di Antonelli (+17.936), anche lui sotto le aspettative. Dalla Porta comunque, se pur per un solo punticino, mantiene la leadership in classifica generale (155 punti) davanti a Canet (154 punti). Il resto in cronaca.