SBK Portimao: Rea, e otto! Mondiale nel mirino. Sbavatura di Bautista
Rea, come da copione: a Portiamo ottavo trionfo di seguito in otto gare, una imbattibilità record, dal 2004 a oggi, 81esima vittoria in carriera
C’erano dubbi? Nell’otto volante di Portimao, buona la prima di sabato. Che per Rea il Cannibale significa l’ottavo trionfo di seguito in otto gare, qui una imbattibilità record, dal 2004 a oggi, 81esima vittoria in carriera, decimo successo 2019, 9 centri nelle ultime dieci corse, di cui sette consecutivi. Basta così? Si potrebbe chiudere qui. Non solo rispetto al round del Portogallo ma rispetto al Mondiale di cui nessuno oramai più ricorda la prima parte, quella dominata dall’inedito binomio Bautista-Ducati V4 (14 vittorie!) e invece di nuovo ipotecato da Rea che si avvia a intascare con gran merito il suo quinto titolo iridato Sbk, uno in fila all’altro.
Chi ci avrebbe creduto quando il vento tirava in una unica direzione e Bau-bau sulla Rossa dominava incontrastato? Poi il bagnato, il casino di Imola con lo spagnolo capoclassifica in veste di “piazzista” per convincere i suoi “colleghi” a non correre per la pericolosità del circuito, quindi le prime sbavature, poi gli errori, le cadute e anche oggi l’ennesimo contatto – stavolta subito dopo lo start con il compagno di squadra Chaz Davies – un quarto posto finale scialbo quanto inutile a dimostrazione che si è persa la bussola. O meglio, la bussola l’ha perduta il pilota che pensa (legittimante) al suo futuro ma che (meno legittimamente) manda a carte quarantotto i sogni della Ducati dove nel box non è più facile nascondere lo stato di insoddisfazione tradotto in frustrazione. Non è, ovvio, una questione di brutta qualifica con lo spagnolo costretto a partire dalla seconda fila dopo l’exploit di Rea, miglior tempo stratosferico: 1’40. 372 (bruciato il vecchio record 2018 di Laverty su Aprilia 1’40.705), quinta pole stagionale, la 21esima in carriera!
La questione è che Bautista si è perduto dietro i propri interrogativi, non facendo però una gran bella figura e tirandosi dietro nel gorgo la Ducati e chi – non pochi! – avevano creduto in lui e davano per scontato il ritorno della corona iridata a Borgo Panigale. Dopo il contatto iniziale e il recupero dalla 17esima alla quarta posizione con addirittura il miglior passo in pista ma con Rea tranquillo a girare con una … mano, non c’è da modificare un giudizio che rimane negativo senza “se” e senza “ma”. Quindi Rea primo, Davies secondo, Van der Mark terzo e, appunto, fuori podio, Bautista quarto. Ciò significa adesso 93 punti di vantaggio per il vessillifero della Verdona, cui basterebbe amministrare, oltre quel che rimane domani a Portimao, negli ultimi tre appuntamenti in Francia, Argentina, Qatar terminando in carrozza anche questo mondiale. Anzi, di questo passo, Rea potrebbe chiudere definitivamente la partita già nel prossimo GP di Magny Cours lasciando agli altri le… briciole. Domani? Facile la previsione. Ma, mai dire mai! Il resto in cronaca.