Nuova Honda Africa Twin: e se arrivasse l'iniezione diretta?
Secondo il magazine Cycle World, Honda avrebbe depositato un brevetto raffigurante una maxi enduro con doppio albero a camme in testa e iniezione diretta. "Unicam" in pensione e nuova alimentazione per la nuova Africa Twin?
Le voci sono in giro già da mesi, ma della nuova Honda Africa Twin, al momento, si sa ben poco di certo. Da qualche giorno, indiscrezioni provenienti dal Sol Levante hanno dato dei numeri precisi per quanto riguarda l’effettivo aumento di cilindrata: si tratterebbe di un plus di 86 cc rispetto al modello attuale che porterebbe il motore a 1.084 cc, con un conseguente aumento di potenza da 94 a 101 cv.
Come vi abbiamo già spiegato, le case motociclistiche stanno optando per la crescita della cilindrata dei propulsori per far fronte alle restrizioni imposte dalle nuove normative Euro 5 che entreranno in vigore dal prossimo gennaio. Così facendo, l’utente non dovrà subire i fastidiosi cali di prestazione. Ma le voci su questa fantomatica nuova generazione di Africa Twin non si fermano qui: l’ipotesi dell’adozione della iniezione diretta sta prendendo piede e, se dovesse andare in porto, la tuttofare di Honda potrebbe diventare la prima moto di serie con motore 4 tempi con iniezione diretta di benzina.
[related layout=”big” permalink=”https://www.motoblog.it/post/969592/honda-svela-un-video-teaser-nuova-africa-twin-in-arrivo”][/related]
Prima di lei poche due ruote hanno avuto l’onore di essere alimentate dall’iniezione diretta che, solitamente, è prerogativa delle automobili, inoltre, si è trattato sempre e solo di 2 tempi: Aprilia SR 50 Ditech, che ricorderanno (nel bene e nel male) i trentenni di oggi, la Bimota 500 V2 e pochissimi prototipi mai andati in produzione in serie. L’austriaca Rotax, da tempo adotta l’iniezione diretta a gestione elettronica sui motori 2 tempi adatti alle motoslitte, ai fuoribordo per le barche e alle moto d’acqua. KTM, per i suoi 2 tempi, ha optato, invece, per una tipologia di iniezione con condotto di travaso che consente una migliore miscelazione del carburante.
[img src=”https://media.motoblog.it/5/514/africa-twin-sports-26.jpg” alt=”honda-africa-twin” size=”large” id=”916963″]
Per quale motivo si è arrivati a parlare di iniezione diretta su Africa Twin? Semplice! Secondo la rivista Cycle World, Honda avrebbe depositato un brevetto raffigurante una maxi enduro con doppio albero a camme in testa e iniezione diretta. Ciò porta a pensare che la casa dell’Ala Dorata stia anche pensando di mandare in pensione il caratteristico mono albero “Unicam“.
[related layout=”big” permalink=”https://www.motoblog.it/post/961488/honda-africa-twin-1100-ecco-come-potrebbe-cambiare”][/related]
Ma cosa cambierebbe con l’adozione dell’iniezione diretta? I vantaggi, sicuramente, si avrebbero nei consumi e nelle prestazioni: l’iniezione di carburante direttamente nella camera di combustione porterebbe ad una ottimizzazione del rendimento volumetrico con minori perdite per pompaggio (bypassando i corpi farfallati) e una combustione di benzina più fredda.
[related layout=”big” permalink=”https://www.motoblog.it/post/916936/africa-twin-adventure-sports-la-nostra-prova”][/related]
L’iniezione diretta, però, non porterebbe solo vantaggi: come nelle auto, la pressione generata all’interno della camera di scoppio, produrrebbe del particolato. E se un giorno dovessero obbligare le case a dotare le moto di un FAP? Forse meglio di no…