Moto3-crash, Suzuki “brucia” in volata McPhee e Arbolino. Dalla Porta penalizzato, Canet out.
Tatsuki Suzuki, prima vittoria iridata in Moto3. Gara con troppe cadute.
No, non è l’attesissimo “tricolore” a sventolare sul podio più alto della Moto3, corsa ad eliminazione per le troppe cadute, ma la bandiera del Sol Levante grazie al trionfo di Tatsuki Suzuki che in volata beffa il sempre coriaceo Mc Phee e Arbolino, un osso duro, oramai “abbonato” nelle posizioni che contano. Per Tatsuki, il 22enne vessillifero del Team Sic 58 di Paolo Simoncelli, è l’apoteosi, la prima vittoria iridata proprio a Misano – dopo la splendida pole di ieri (1’42.844) – sul circuito che porta il nome dell’indimenticabile Marco Simoncelli, la dice lunga sul potenziale di questo giovane leone giapponese trapiantato in Romagna, oramai pronto per qualsiasi risultato.
I centomila e passa sugli spalti di Misano hanno già con la Moto3, gara d’apertura (a parte la MotoE) di una giornata che s’annuncia coi fiocchi, un primo piatto per cui leccarsi i baffi e spellarsi le mani per gli applausi. Una gara caratterizzata non dal solito serpentone unico del lungo trenino ma, come detto, falcidiata dalle cadute e dal forzato abbandono di un protagonista del campionato, Aron Canet, costretto quasi subito ai box per un guaio tecnico alla Ktm del Team di Max Biaggi. Manna dal cielo per il capoclassifica Lorenzo Dalla Porta (qui nel 2018 alla sua prima vittoria iridata!) che, però, solo in parte ha saputo approfittare dei guai del suo più diretto antagonista e, addirittura, incapace di contenere gli assalti dell’altro suo competitor diretto per il titolo, Arbolino.
Lorenzo, dopo sprazzi che sembravano annunciare la possibilità addirittura di ripetere in scioltezza il bis dello scorso anno, è rimasto imbrigliato (Gomme finite?) nella bagarre del poker di testa, diventato poi verso la fine un gruppetto di 6-7 indemoniati. Buon per lui che proprio all’ultimo giro, finivano a terra anche Migno e Ogura in lotta per il podio. finendo quinto posto. Illusione anche questa perché arrivava la penalizzazione di 3 secondi per l’uscita sugli “spazi verdi” con la retrocessione del 22enne asso pratese all’ottavo posto. Già. Detto del sempre supersonico Arbolino, bel quinto posto per Foggia. Brutta caduta per Antonelli (frattura di polso e clavicola) che ha messo out Vietti, uscito indenne. In precedenza, a terra, fra gli altri, Binder, Arenas, Booth, Amos ecc. Era stato costretto a dare forfait Romano Fenati per la frattura allo scafoide della mano sinistra cadendo ieri in Q2. Romano sarà operato nella giornata di lunedì. Peccato. In classifica adesso Dalla Porta resta primo con 22 punti di vantaggio sul secondo sfortunatissimo Canet e con 30 punti (erano 38 prima di Misano) su Arbolino. Mondiale sempre più rovente. Il resto in cronaca.