Moto3, bollenti spiriti. Binder, Canet, Arbolino e … Biaggi il “Corsaro”
Dura reazione di Max Biaggi dopo quanto successo in gara nell’ultimo round di Buriram dove una manovra azzardata di Binder ha causato un “filotto” trascinando a terra anche l’incolpevole Canet
Se, come recita l’antico adagio: “non si può volere la botte piena e la moglie ubriaca”, nel motociclismo non si può volere una gara-show con duelli all’arma bianca senza sportellate e incidenti in pista e senza strascichi polemici fuori. E’ quel che accade spesso, o sempre, in Moto3, con l’aria surriscaldata già sin dalle prime prove del venerdì, per non parlare delle qualifiche del sabato e infine delle gare.
I “giovani leoni” non si risparmiano, non di rado esagerando in prova e in qualifica contatti esasperati fatti di attese – agguato nei box aspettando che il …. “nemico” esca dalla propria tana per agganciarlo e sfruttarne la scia e poi con corse – trenino dove non mancano assalti alla baionetta con contatti ravvicinati e cadute come birilli. Gli esempi sono tanti persino difficili da ricordare.
Qui facciamo riferimento a quanto successo in gara nell’ultimo round di Buriram dove una manovra alla disperata di Binder- che definire azzardata è niente – ha causato un “filotto” trascinando a terra anche l’incolpevole Canet, il pilota di Max Biaggi in lotta per il mondiale. Una grande occasione persa per Canet che adesso si trova a dover inseguire (182 punti) il fuggitivo Lorenzo Dalla Porta (204 punti) con un gap salito a 22 lunghezze dall’asso pratese. Con ancora 4 round da disputare, la lotta per il titolo resta aperta, ma indubbiamente questo zero di Buriram ha pesato non solo in classifica producendo anche una reazione scritta, oltre le righe, del Corsaro imbufalito: “Binder in gara ha spento il cervello buttando a terra un innocente e altri due piloti. Arrestatelo!”.
Comprensibile l’amarezza di Max che però sa bene che “queste sono le corse e che oggi come ieri impera una sola logica: Oggi a me, domani a te”
Insomma cose che capitano anche se non dovrebbero capitare. Ma non è finita qui. Perché nel dopo corsa, nel paddock, sono volati stracci con l’ancora surriscaldato Canet aggressivo e di più nei confronti di Tony Arbolino (pure il corridore di Garbagnate reduce da una giornata difficile per guai ad una mano e quindi anche lui con punti pesanti perduti per jella) accusato di averlo rallentato in qualifica, con conseguente perdita di tempo e allineamento in griglia arretrato, ultimo della seconda fila, cioè causa della mischia iniziale in corsa e quindi del patatrac causato da Binder.
Per fortuna i due non erano soli nel paddock, evitando il peggio. Non è un bel clima specie dopo che il nuovo presidente dello “Steward’s Panel” l’ex campionissimo Freddy Spencer (tanto nomini!), ha deciso di intervenire pesantemente con pene più severe per i “fuorilegge” specie per chi fa melina in pista in attesa della ruota giusta cui agganciarsi per fare il tempo e per chi pensa di essere in corsa da solo. E’ l’ennesimo tentativo di riportare la situazione sotto controllo. Con quale esito? Per quanto accaduto fin qui e per quanto visto anche a Buriram non c’è da esser ottimisti, sono solo palliativi, specie se per le sanzioni si usano due pesi e due misure. Comunque se ci si avvicina al fuoco c’è il rischio di scottarsi. Se si vuole una corsa – ammucchiata non ci si si può lamentare dei contatti e di chi perde il senso della misura facendo disastri e mettendo a rischio la propria incolumità e quella altrui. Il problema va affrontato alla radice. Come dire, tutto resterà come prima.