MotoGP Giappone, Dovizioso: "Ci sono le basi per una bella gara"
Dopo le prime libere le due Ducati ufficiali sembrano avere le carte in regola per mettere in mostra una bella prestazione sul tracciato nipponico
Da quando il Gran Premio del Giappone si corre sul Twin Ring Motegi (2004) la Ducati ha collezionato ben cinque vittorie su questo tracciato noto per le sue caratteristiche spiccatamente “stop & go”, con grandi frenate, brusche accelerazioni e molti rettilinei. Proprio grazie a questo layout il circuito di proprietà della Honda è sempre stato piuttosto amico della Desmosedici, anche quando la rossa era quello scorbutico cavallo imbizzarrito domato non senza fatica dal coriaceo Loris Capirossi.
Dopo le tre vittorie in sequenza di Capirex (2005-2007), a trionfare con la rossa in Giappone è stato Casey Stoner, che nel 2010 si mise dietro l’allora hondista Andrea Dovizioso. In tempi più recenti (2017) è stato proprio il Dovi l’ultimo pilota che ha portato il prototipo di Borgo Panigale sul gradino più alto del podio del Sol Levante: anche l’anno scorso il forlivese è rimasto in lizza per la vittoria fino a due giri dal termine, quando una sfortunata caduta lo ha privato della possibilità di battagliare con Marquez fino alla bandiera a scacchi.
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I presupposti per una bella gara, dunque, ci sono tutti, e a confermarlo ci sono anche i risultati delle prime prove libere: Desmodovi ha fatto registrare il 4° tempo assoluto nella classifica combinata di FP1 ed FP2, ma è soprattutto il feeling con la moto a rendere Andrea particolarmente ottimista per la gara di domenica.
“Sfortunatamente, questo pomeriggio era più freddo e le gomme di questa mattina non hanno funzionato allo stesso modo, ma in ogni caso stiamo lavorando bene e abbiamo margini di miglioramento” ha spiegato l’italiano a MotoGP.com “sono molto fiducioso per il resto del fine settimana”.
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“Oggi siamo partiti bene, la moto è molto efficiente ed è sempre bello guidare a Motegi” ha proseguito il portacolori di casa Ducati, autore di un 1’45.414 a 650 millesimi dal giro veloce del leader Fabio Quartararo “Siamo stati veloci ma come sempre accade quest’anno ci sono molti piloti con un buon ritmo fin da subito, quindi dobbiamo migliorare i dettagli per essere pronti per la gara”.
Dall’altra parte del box anche Danilo Petrucci sembra timidamente avviato verso la risalita: dopo le opache prestazioni messe in mostra da Brno in avanti, Motegi sembra la pista giusta per ritrovare fiducia e tornare là davanti a giocarsela con i top rider. “Ho buone sensazioni con la moto” ha esordito Petrux “e anche se non ho fatto un giro perfetto nella FP2, mi sento bene e sono felice di essere tra i primi dieci”. “Penso di poter essere competitivo anche sul bagnato” ha concluso il ternano, alludendo ad un’eventualità certamente non remota al Twin Ring “Sono convinto di poter fare una buona qualifica”.
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