MotoGP Motegi: Rossi ko. I tempi sul giro certificano la “via crucis” del Doc

Marquez insaziabile. La notizia è Rossi fuori classifica per caduta al 21° giro, quando lottava nelle retrovie per entrare nella top ten a quasi 15 secondi dalla testa della corsa

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 20 ott 2019
MotoGP Motegi: Rossi ko. I tempi sul giro certificano la “via crucis” del Doc

Il tricolore sventola a Motegi sul pennone più alto per i trionfi di Lorenzo Dalla Porta in Moto3 e di Luca Marini in Moto2 ma s’affloscia sul terzo gradino del podio in MotoGP ottenuto grazie al binomio italiano Dovi-Ducati. L’insaziabile Marquez, a coronamento dell’ottavo titolo iridato conquistato con quattro gare di anticipo in Thailandia, suona la “decima”, ciliegina sulla torta in Casa Honda, cui va anche il titolo costruttori. La notizia è Rossi fuori dalla classifica per caduta al 21° giro, quando lottava nelle retrovie per entrare nella top ten a quasi 15 secondi dalla testa della corsa e a poco meno dalle altre Yamaha di Quartararo, Vinales, Morbidelli. Con questo “zero” Valentino (145 punti) retrocede al settimo posto in classifica generale preceduto dal 6° Quartararo (163), dal 5° Petrucci (169), dal 4° Vinales (176), dal 3° Rins (176), dal secondo Dovizioso (231), dal 1° Marquez (350). Dopo i primi quattro round stagionali (due secondi posti e altri due piazzamenti) l’asso pesarese si è perso fra pochi alti e molti bassi, procedendo col passo del gambero. Che succede?

I segnali di difficoltà dei precedenti GP a Motegi si sono tramutati in una debacle, con Valentino che dire deluso e deludente è niente, letteralmente nella polvere – a dire il vero nel ghiaione della prima curva – a terra per una caduta (classica chiusura di anteriore) a quattro giri dal termine. Così, il Doc si avvia a chiudere nel modo peggiore una stagione di gran sofferenza sul piano tecnico e agonistico verso il 2020, 41enne, senza aver trovato il bandolo della matassa. A Motegi, dopo lo start dalla decima casella in griglia per le pessime qualifiche del sabato, il 9 volte iridato è rimasto ingabbiato nell’elastico fra il decimo e il 14esimo posto, incapace di venirne fuori, ancora il peggior pilota Yamaha, comprese le due M1 satelliti di Quartararo e Morbidelli di cui si può solo dire, cronometro e risultati alla mano, solo un gran bene. La caduta ci sta. Ma qui il Doc non stava incrociando le lame per la vittoria bensì per un piazzamento modesto. Nell’analisi del dopo gara, un Rossi sullo sconsolato ammette l’errore e prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: “Il mio passo non era lontano dagli altri”. Era così? A parte Marquez, in ogni tornata (escluse le ultime due) abissalmente il più veloce, anche i piloti della top ten giravano tutti più forte di Valentino.

In particolare è di non poco interesse l’analisi dei tempi sul giro dei piloti Yamaha. 2° giro: 14° Rossi 1’47.828, 2° Quartararo 1’46.575, 3° Morbidelli 1’46.721, 7° Vinales 1’47.066; 3° giro: 13° Rossi 1’47.025, 2° Quartararo 1’46.575, 3° Morbidelli 1’46.721, 7° Vinales 1’47.066; 4° giro: 13° Rossi 1’47.588, 2° Quartararo 1’45.841, 4° Morbidelli 1’46.149, 6° Vinales 1’46.273; 5° giro: 12° Rossi 1’46.954, 2° Quartararo 1’46.210, 4° Morbidelli 1’46.226, 6° Vinales 1’46.259; 6° giro: 12° Rossi 1’46.624, 2° Quartararo 1’46.002, 4° Morbidelli 1’46.330, 6° Vinales 1’46.453; 7° giro: 12° Rossi 1’47.048, 2° Quartararo 1’46.095, 4° Morbidelli 1’46.545, 6° Vinales 1’46.216; 8° giro: 11° Rossi 1’46.785, 2° Quartararo 1’46.173, 4° Morbidelli 1’46.582, 6° Vinales 1’46.611; 9° giro: 11° Rossi 1’46.576, 2° Quartararo 1’46.372, 4° Morbidelli 1’46.667, 6° Vinales 1’46568; 10° giro: 11° Rossi 1’46.894, 2° Quartararo 1’46.509, 3° Morbidelli 1’46.579, 6° Vinales 1’46.925. Si prosegue così fino al 16esimo passaggio quando Rossi diventa decimo: 1’46.746, 2° Quartararo 1’46.821, 4° Vinales 1’46320, 5° Morbidelli 1’47.280; 17° giro: 11° Rossi 1’47.269, 2° Quartararo 1’46.864, 4° Vinales 1’46.261, 5° Morbidelli 1’46.680; 18° giro: 11° Rossi 1’46.978, 2° Quartararo 1’46.486, 4° Vinales 1’46.331, 5° Morbidelli 1’46.564; 19° giro: 11° Rossi 1’46.694, 2° Quartararo 1’46.846, 4° Vinales 1’46.243, 5° Morbidelli 1’47.275; 20° giro: 11° Rossi 1’46.999, 2° Quartararo 1’46.502, 4° Vinales 1’46.336, 5° Morbidelli 1’46.945; 21° giro cade Rossi, 2° Quartararo 1’46.665, 4° Vinales 1’46.549, 5° Morbidelli 1’47.133. Marquez, gestendo in scioltezza il vantaggio, solamente nelle ultime due tornate gira meno veloce dei suoi inseguitori. 23° e 24 giro: Marquez 1’47.065 e 1’47.534 con Quartararo, Dovizioso, Vinales, Crutchlow sull’1 e 46. Fatto sta che, cronometro alla mano, Rossi non ha mai avuto il passo dei primi e anche una sua partenza più avanti in griglia non avrebbe mutato gran che la situazione. Tempi duri. Una brutta gatta da pelare per Valentino e i suoi.

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