Ducati Streetfighter V4 e V4 S 2020

Borgo Panigale ha svelato la sua impressionate naked con motore V4 da 208 CV e 112 Nm di coppia: moderna, tecnologica e con 2 paia d'ali

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 6 nov 2019
Ducati Streetfighter V4 e V4 S 2020

Dopo mesi di rumors e foto-spia, Ducati ha svelato oggi la sua nuova Streetfighter V4, hyper-naked in grado di offrire prestazioni da brivido e “piatto forte" della Ducati World Premiere 2020 che ha avuto luogo questa mattina a Rimini.

Come era lecito aspettarsi da una moto che si presenta come una variante spogliata delle carene della Panigale V4, la Streetfighter V4 è una “nuda" esagerata, caratterizzata da tecnologia sopraffina e da un’estetica minimalista che, con l’eccezione dell’avantreno, rivela subito la sua “parentela" con la superba superbike bolognese.

Per l’anteriore, proteso in avanti a proseguire le linee del serbatoio per conferire alla moto un aspetto da predatore, i designer del Centro Stile Ducati si sono invece ispirati alla folle espressione del Joker, personaggio dei fumetti particolarmente “in voga" in questo periodo (a causa del film interpretato da Joaquin Phoenix) e che si materializza nel profilo “a V" delle DRL del gruppo ottico. Il manubrio è alto e largo per consentire una posizione in sella meno estrema e più “fruibile" per aggredire la strada.

Telaio e propulsore sono lasciati quanto più possibile a vista, ma l’elemento che più richiama l’occhio è rappresentato dalle doppie ali sovrapposte laterali in configurazione biplano, ispirate dalla MotoGP, che generano 28 kg di “downforce" a 270 km/h per ridurre il “galleggiamento" della ruota anteriore alle alte velocità e che si combinano con gli intriganti profili estrattori dietro al radiatore ispirati dalla Formula 1 automobilistica.

Il motore è il famigerato motore Desmosedici Stradale da 1.103 cc, accreditato dalla casa di 208 CV a 12.750 giri/min e di una coppia massima di 123 Nm a 11.500 giri/min (praticamente gli stessi valori della Panigale V4) che possono crescere fino a 220 CV e 130 Nm con lo scarico full-racing Ducati Performance by Akrapovič, più leggero di 6 kg rispetto alla soluzione standard. Da notare che, per migliorare il comfort nella guida in città, è prevista la disattivazione automatica dei cilindri della bancata posteriore al minimo quando la temperatura dell’acqua è superiore ai 75°.

Il telaio “Front Frame", derivato dall’esperienza in MotoGP, ha funzione portante e sfrutta elementi del motore come elemento strutturale per raggiungere la voluta rigidezza: ciò ha consentito di ridurre sensibilmente l’estensione del telaio principale e del suo peso (180 kg “a secco" per la versione standard, 178 kg per la “S"), ottenendo un superiore rapporto rigidezza/peso. Lo chassis è completato dal telaietto reggisella in traliccio, fissato superiormente al telaio principale e avvitato inferiormente alla testa della bancata posteriore.

In termini di sospensioni, lo Streetfighter V4 monta una forcella Showa Big Piston Fork (BPF) da 43 mm completamente regolabile nel freno idraulico, in compressione ed estensione, e nel precarico molla. Il pacchetto anteriore è completato dall’ammortizzatore di sterzo Sachs, mentre al posteriore c’è un ammortizzatore Sachs completamente regolabile fissato al motore tramite un forgiato di alluminio.

L’impianto frenante si avvale all’anteriore di potenti pinze monoblocco Brembo Stylema, ciascuna con 4 pistoncini da 30 mm a mordere il rispettivo disco da 330 mm, mentre al posteriore troviamo un disco singolo 245 mm con pinza a 2 pistoncini. L’impianto frenante è coadiuvato dal sistema ABS Cornering EVO, che sfrutta a sua volta la leggerissima centralina 9.1MP.

Il pacchetto elettronico è ovviamente di primissimo livello ha il suo fulcro nella piattaforma inerziale IMU a 6 assi e comprende (prendete fiato) ABS Cornering EVO, Traction Control (DTC) EVO 2, Slide Control (DSC), Wheelie Control (DWC) EVO, Power Launch (DPL), Quick Shift up/down (DQS) EVO 2, Engine Brake Control (EBC) EVO e Ducati Electronic Suspension (DES) EVO. I parametri di funzionamento di ciascuno sono associati di default ai tre Riding Mode (Race, Sport e Street), ma è comunque possibile la modifica rapida dei livelli d’intervento di DTC, DWC, DSC e EBC tramite i tasti di accesso diretto posti sul blocchetto sinistro.

Sicuramente degna di menzione anche l’avanzata strumentazione full-TFT da 5" a colori ad elevata risoluzione, mutuato dalla Panigale V4 R, con un contagiri a lancetta “virtuale" al centro e che offre diversi lay-out richiamabili dal pilota: la visualizzazione “Track”, che mette in primo piano l’indicazione del tempo sul giro e in cui la scala del contagiri rende nettamente più visibili i regimi motore, e la visualizzazione “Road”, che sostituisce al tempo sul giro le indicazioni relative al Ducati Multimedia System (DMS) e dà più visibilità ai regimi motore impiegato su strada.

Già svelata anche la più raffinata versione “S", che si distingue per l’adozione di cerchi forgiati griffati Marchesini e dall’adozione di un sontuoso pacchetto di sospensioni Ohlins che comprende la forcella NIX30 da 43 mm, il mono TTX36 e pure l’ammortizzatore di sterzo con sistema di controllo event-based. Su questa versione, sospensioni e ammortizzatore di sterzo sono gestiti dal sistema di controllo Öhlins Smart EC 2.0 che sfrutta una nuova interfaccia di regolazione OBTi (Objective Based Tuning Interface).

Prezzi e disponibilità nelle concessionarie della nuova Ducati Streetfighter V4 non sono ancora stati comunicati, ma potrebbero essere noti in prossimità del prossimo Salone EICMA di Milano (7-10 Novembre), di cui sarà certamente una delle vedette più ammirate…

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