MotoGP: Quartararo, che pole! Marquez, che volo!
Super Quartararo, super Yamaha con tre M1 in prima fila. Marquez, che errore, che botta!
Che sberla, Quartararo (1’58.303), che in zona Cesarini brucia per poco più di un decimo Vinales oramai certo che il suo 1’58.406 valesse la pole. E che sberla, ma sull’asfalto, Marquez, che dopo essere rimasto a lungo francobollato al rookie della Yamaha (tatticismi per studiarlo o per innervosirlo finiti in boomerang), nel cambio di direzione fra la curva 1 e la curva 2 sbaglia e subisce un violento high-side ricadendo pesantemente a terra. Per l’otto volte campione del mondo le qualifiche finiscono così (è la sua peggior qualifica dal 2015), malamente, con una brutta botta, incassando il suo modesto 1’59.178 (+0.875): 11esimo tempo che lo inchioda in quarta fila con davanti Dovizioso (+0.870) e dietro Bagnaia (+1.337).
Festa Yamaha, con tre M1 in prima fila: Quartararo implacabile nell’assalto alla baionetta e alla sua quinta pole nella stagione di esordio in MotoGP; Vinales (+0.103); Morbidelli (+0.129) con Rossi che chiude la seconda fila, ultimo dei piloti sulle mote della Casa dei tre diapason: 6° tempo a quasi sette decimi dalla vetta (+0.697). Davanti al pesarese, 4° l’ottimo Miller (+0.422), ancora a un filo dal… “podio virtuale” e ancora primo dei ducatisti, e alla prima Honda, stavolta quella di Crutchlow (+0.648). Terza fila con Rins (+0.787), Petrucci (+0.794), Zarco (+0.836). La pioggia è stata solo una minaccia (cielo nuvoloso con temperature “normali” sotto i 27 gradi l’aria e poco sopra i 35 gradi l’asfalto) con tutti i piloti (meno Crtchlow con la media) con la gomma posteriore soffice e con la stessa scelta davanti, esclusi il Dovi e Miller, con la media.
Che dire? Chi diceva che le Yamaha erano finite è ancora una volta smentito, per adesso solo dal cronometro nel giro secco, e fa ancora più effetto che in prima fila ci siano le due M1 satellite di Quartararo (oramai un abbonato a questi livelli) e di Morbidelli che così conferma la sua crescita. Non è solo una questione di tacche sul proprio …revolver in vista della sfida di domani. E’ un dato reale, al di là del peso psicologico, che dimostra il feeling fra i due tostissimi piloti dell’eccellente Team Petronas e le loro due M1 e il raggiungimento di un assetto che potrebbe essere decisivo per la gara di domani. Occhio a Vinales, anche per il suo gran passo dimostrato nelle FP3: se domani in gara non toppa (come al solito) lo start, potrebbe tentare anche la fuga o, comunque, fare la differenza sul lungo. Sperando nella benevolenza di Giove Pluvio. E facendo gli scongiuri per avere Marquez in corsa, dato che la scena vista con il pilota tenersi la spalla infortunata con una mano non induce all’ottimismo. Si vedrà.