Approfondire la tecnica con KTM

Di Ruggeri
Pubblicato il 22 ott 2007
Approfondire la tecnica con KTM



Dice il saggio: “nella vita non si finisce mai di imparare“. E se parliamo di guidare una moto, il saggio l’ha vista lunga. Forse al bar con gli amici non lo ammetteremo mai, ma tutti sappiamo di avere un limite. E’ normale. Le doti di guida raggiunte da ciascun motociclista dipendono da un sacco di fattori, tra cui l’esperienza, che gioca un ruolo fondamentale nel migliorare la sensibilità del pilota. C’è poi chi si accontenta di andare come va, e chi invece sente il bisogno di fare un passo avanti, ridefinendo i propri limiti. Andare in pista è il modo migliore, nonchè il più sicuro, per riuscirci. Poi ci si può affidare ai consigli degli amici più bravi, o meglio si può fare un bel corso. Per questo dopo aver mosso i primi passi con il motard al KTM Supermoto Camp di Aprile, sono tornato in pista con loro per approfondire la tecnica e capire se anche la “lezione numero 2” è interessante come la prima.

KTM Supermoto Camp 3
mrcape motard trofeo ktm moto di stefano biella
stefano biella derapata chignolo ktm camp
trofeo ktm allenamento chignolo pista sport racing 83

E visto che “squadra che vince non si cambia”, è ancora una volta Gilles Salvador ad accogliere me e il folto gruppo di iscritti al corso. Per chi non lo sapesse quest’uomo è considerato il guru del motard, uno di quelli che questa disciplina l’hanno vista nascere e ne hanno decretato il successo.
Gilles ha la derapata nel dna e chi l’ha visto in azione ve lo può confermare. Ad aiutarlo nell’insegnamento troviamo anche Andrea Occhini, una giovane promessa del motard italiano, già molto noto agli appassionati delle gare di questa specialità.

supermoto camp allenamento stefano biella
trofeo ktm allenamento biella
mr.cape su ktm sm450r motard supermoto camp

Rispetto alla tre giorni di Aprile, l’appuntamento di settembre con il Supermoto Camp KTM prevedeva una sola giornata full immersion. Ideale per chi vuole spendere qualcosa meno, ma non inferiore come contenuti d’insegnamento. Il programma inizia con i fondamentali al mattino (posizione in sella, staccata, traiettorie) e prosegue con tanto tanto gas al pomeriggio, sottolineando lo studio curva-per-curva del tracciato.
Il livello dei partecipanti era piuttosto variegato, andando dal principiante che prende confidenza con il tipo di mezzo o con la propria moto, fino al pilota navigato che “affina la tecnica”. Ovviamente poi la maggioranza degli iscritti era “spalmata” nel livello intermedio e quindi in pista c’è stato da divertirsi e perfino da ingarellarsi.
Interessante anche la presenza di alcune ragazze, che notoriamente si mettono in gioco con passione e tanta forza di volontà, ottenendo sempre risultati sorprendenti.

derapate ktm
in piega con il ktm supermoto
superduke in pista a chignolo po

E’ stato un piacere constatare di non essere l’unico a ritornare al corso per la seconda volta. I re-iscritti erano un bel gruppetto, pronti a dare un’ulteriore “aggiustata” al proprio stile di guida, e perché no al tempo sul giro. Principalmente perché i consigli degli istruttori riescono sempre a centrare il problema, ed aiutano noi “discepoli” nel faticoso processo mentale che porta al miglioramento.
Ci vuole fiducia, impegno, umiltà verso le critiche e bisogna faticare molto per ottenere i risultati, ma quando ci si accorge di aver fatto il passo avanti, ci si sente soddisfatti e fieri di se stessi.
Un conto poi è “togliere il grezzo” con il risultato che dalla mattina alla sera si è abbassato il tempo di 5 o 6 secondi sul giro, arrivando così a tenere un passo almeno dignitoso. Segno che si è lavorato bene sulla posizione di guida e sulla tecnica di base.
Un’altra faccenda è invece limare un secondo o qualche decimo, da un giro che ha già un buon tempo. Cosa ben più difficile perché bisogna lavorare sulle finezze, sui dettagli e trovare quella concentrazione che richiede una crescita mentale, che va oltre la semplice passione. Non è facile, ma per chi “ci crede” e vuole vivere il motociclismo tra cordoli e piste, è un passo indispensabile che vale davvero la pena di fare.

occhini e biella a chignolo motard ktm
salvador e occhini istruttori ktm supermoto camp
mrcape con ktm supermotard in pista

Come potete vedere dalla gallery, gentilmente offerta dal mio amico fotografo Angelo Travaglini, quel giorno ci siamo divertiti un sacco. Poi c’era in pista con noi anche Stefano Biella (moto 101 col teschio sul parafango!), un ragazzo simpatico e veloce che si è poi classificato 2ndo (per una manciata di punti dal primo) al trofeo ktm s1 2007. Conferma che hai corsi non ci vanno solo i “fermi“, anzi…

piega in pista con il motard ktm
airoh ktm supermoto camp
biella stefano in sella a ktm 101

Grazie a KTM Adventure Tours e Pista Sport Racing ’83 di Chignolo Po’

secondo posto trofeo ktm 2007 biella
occhini andrea ktm supermoto camp
gilles salvador e mrcape al supermoto camp ktm

Abbigliamento usato per questo articolo:
Tuta Arlen Ness LS1-4290K-AN
(70% Kangaroo – Titanium Protectors)
Guanti e Stivali Tech 10 Alpinestars
Casco Nolan

mr.cape ti vede in sella al ktm
largo di mrcape in pista con ktm adventure tours
wheelie mrcape ride ktm motard

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