MotoGP pagelle, “dittatura” Marquez. L’addio di Jorge, giù il cappello!

Macchina da guerra. Il 26enne 8 volte campione del mondo chiude la stagione 2019 con una marcia trionfale: 12 vittorie e 6 secondi posti

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 18 nov 2019
MotoGP pagelle, “dittatura” Marquez. L’addio di Jorge, giù il cappello!

MARQUEZ: 10 e lode. Macchina da guerra. Il 26enne 8 volte campione del mondo chiude la stagione 2019 con una marcia trionfale: 12 vittorie e 6 secondi posti regalando alla Honda anche la ciliegina sulla torta del titolo a squadre. Gioca correndo. I numeri parlano da soli. Che dire ancora?

QUARTARARO: 10- Il rookie si conferma quale anti-Marquez con sette podi e sei pole e “numeri” da vendere. Non è più solo una interessante promessa ma una luminosa realtà, pur se non privo di sbavature. Chi credeva che il lungo transalpino non fosse adatto alla MotoGP resta con le pive nel sacco. Un’altra sberla per gli altri piloti Yamaha. Il secondo dietro al cannibale gli sta stretto?

MILLER: 9+ Altro podio pesante (il quinto sull’asciutto!), altra sberla per i piloti ufficiali della Rossa. Non ci prova ad attaccare le due lepri in fuga ma non consente a Dovizioso nemmeno l’illusione dell’aggancio. Merita la Rossa ufficiale?

DOVIZIOSO: 8- Ancora una prestazione non convincente, ancora fuori dal podio. Valencia non piace al binomio italiano che però nel 2018 trionfò sotto il diluvio. L’ennesimo titolo di vice campione del Mondo e i due round vittoriosi non sono poca cosa ma l’obiettivo del titolo salta ancora. Situazione di stallo?

RINS:7- Esalta nelle sue giornate radiose culminate con la vittoria ma per lo più non convince con gare altalenanti, pur se spesso a ridosso del podio. Nel 2020 il definitivo salto di qualità?

VINALES: 6- Come volevasi dimostrare. Maverick spreca un’altra occasione d’oro con un’altra partenza da dimenticare. Dalla seconda fila s’impappina nel traffico e non ne viene più fuori girando lontano dai tempi in prova. Rossi è dietro, solo 8° a 15 secondi, ma Quartararo è davanti di 8 secondi, sul secondo gradino del podio. Bene così?

ROSSI: 5- Chiude ottavo, fortunatamente, nell’abissale gap di 23 secondi. Deluso e deludente, mai un sussulto neppure d’orgoglio. Corsa grigia, il Doc pare demotivato, quasi timoroso e insicuro sull’asfalto da inverno. Sul giro veloce è solo decimo (1’31.608) contro l’1’31.116 di Marquez. Una sentenza annunciata?

CRUTCHLOW: 3. Si fa prima, con Cal, elencare le gare in cui sta in piedi di quelle in cui finisce a terra. Qualche (raro) sprazzo giustifica ancora la Honda ufficiale?

IANNONE: 3. Chiusura amara per l’Andrea abruzzese con una caduta all’ultimo giro per tentare di non farsi superare dal compagno di squadra. Fortuna che la stagione finisce qui. E poi?

PETRUCCI: 3. Poteva chiudere peggio di così il Petrux dopo l’inizio promettente, la giornata trionfale del Mugello, la seconda parte del campionato in discesa?

MORBIDELLI: 3. Anche lui chiude l’avventura del 2019 nel ghiaione fra sprazzi assai convincenti e prestazioni assai deludenti. La stoffa c’è ma Quartararo pare proprio di un’altra pasta. E’ così?

PIRRO: n.c.: pressione basse e nauseo lo costringono al ritiro. La terza punta si… spunta così. Sarà per il prossimo anno?

LORENZO: 10 e lode (alla carriera): Comunque, grazie Jorge! E giù il cappello! ”Appena ho tagliato il traguardo, mi sono sentito libero”. Jorge dixit. Anche noi?

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