Nawa Racer: la Cafe Racer alimentata da una "batteria ibrida"
Sembra una cafe racer britannica degli anni '60, ma questa Nawa Racer nasconde una tecnologia molto particolare sotto quel telaio in carbonio. Sarà presentata al prossimo CES di Las Vegas.
Sarà presentata ufficialmente al CES di Las Vegas, il 7 gennaio 2020, la Nawa Racer, una moto a zero emissioni (sì, l’ennesima) che vanta, però, una batteria definita ibrida. Vediamo perché.
Nawa Technologies è un produttore di batterie a ricarica ultra rapida che ha deciso di investire nella mobilità su due ruote ad energia elettrica, un segmento che sta prendendo sempre più piede, equipaggiando la moto in questione con una batteria dieci volte più potente di una tradizionale e con una capacità di accumulo di energia cinque volte maggiore, utilizzando le celle agli ioni di litio convenzionali.
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Il segreto sta negli ultracondensatori, utilizzati per la prima volta su una moto: la tecnologia sfrutta, dunque, il sistema ibrido che tira fuori il meglio dalle prestazioni degli ultracondensatori e dalla lunga autonomia data dalla maggiore capacità degli ioni di litio. Gli ultracondensatori a base di carbonio riescono ad accumulare energia dalle frenate, restituendola istantaneamente al motore, grazie alla straordinaria capacità di ricarica e scarica rapida.
Questo sistema ibrido, oltre ad offrire una maggiore efficacia della batteria, riesce a ridurre notevolmente i cicli di carica e scarica, garantendo una vita più lunga della stessa. Tecnologia che presto potrà trovare altri nuovi sbocchi, vista l’efficacia negli ambienti urbani, che prediligono sempre più veicoli a zero emissioni.
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Esteticamente la moto si presenta come una chiara ispirazione alle cafe racer britanniche degli anni ‘60, proprio come vuole la moda del momento. Leggera, potente e adatta alle brevi tratte. L’impianto di illuminazione è full-Led e le forcelle sono state accuratamente anodizzate in nero opaco a fornire un tocco molto racing, mentre la sella dal sapore vintage è ricoperta in pelle nabuk di cammello. Il plus dato dalla nuova tecnologia della batteria che la equipaggia, la rende perfetta per la città e avvantaggiata rispetto alle concorrenti full-electric.
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La batteria è montata sulla parte bassa del telaio, proprio dove andrebbe il motore a combustione interna, mentre sotto al finto serbatoio trova posto il NawaCap, ovvero il sistema di ultracondensatori. Questi ultimi, sono in grado di riutilizzare circa l’80% dell’energia accumulata durante le frenate e ciò permette di poter adottare una batteria da soli 9 kWh, circa la metà di una batteria adottata da una tradizionale moto elettrica.
La leggerezza del NawaCap (10 kg) e la batteria di dimensioni ridotte, unite al telaio in carbonio e alla carenatura in materiale composito e alluminio, fanno si che Nawa Racer faccia registrare sulla bilancia un peso piuma di 150 kg totali. L’autonomia dichiarata è di circa 150 km su un ciclo misto, ma il suo ambiente è la città: lì, la due ruote di Nawa può ricaricare la batteria grazie alle frenate, comprendo anche i 300 km. L’intera batteria può essere ricaricata da presa domestica all’80% in un’ora, mentre il NawaCap si ricarica in appena due minuti.
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Parlando di prestazioni nude e crude, che non vengono influenzate dal livello di carica della batteria, Nawa Racer fa registrare uno 0-100 km/h in meno di 3 secondi e una velocità massima di 160 km/h, per merito dei 100 cv sviluppati dal propulsore elettrico, montato direttamente sul cerchio posteriore.
Come per le tradizionali moto moderne, anche Nawa Racer gode di diversi riding mode: dalla modalità Race, che offre tutta la potenza al servizio delle prestazioni, alla modalità Eco, in cui massimizza il recupero di energia. Il NawaCap può anche essere rimosso e sostituito, per adattare la moto alle prestazioni desiderate.
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