MotoGP: Aprilia, Savadori al posto di Iannone? E… Biaggi?

La vicenda Iannone per il presunto caso di doping tiene l’Aprilia sulle spine creando non pochi problemi alla Casa di Noale. Come se ne esce?

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 14 gen 2020
MotoGP: Aprilia, Savadori al posto di Iannone? E… Biaggi?

La vicenda Iannone per il presunto caso di doping tiene l’Aprilia sulle spine creando non pochi problemi alla Casa di Noale sia in ottica immediata (c’è da sostituire il pilota di Vasto, almeno pro tempore, già sin dai primi test di Sepang del 7 febbraio) sia in ottica futura per non essere più, fra i grandi Marchi, fanalino di coda in MotoGP. Nel 2020 l’Aprilia affronta la sua sesta stagione nella “classe regina” con una nuova RS-GP e con la volontà di riscatto dopo i primi cinque anni non facili e con risultati al di sotto delle aspettative. Nelle corse, come la storia insegna, niente è scontato e le grandi Case in un campionato difficile qual è la MotoGP non investono ingenti capitali finanziari e umani “per sport” bensì per portare a casa risultati significativi e di prestigio. Lo diceva già in tempi non sospetti il Conte Domenico Agusta: “Nelle corse, se vinci sei osannato e hai forti riscontri di immagine e nel mercato ma se arranchi e il grande risultato non arriva c’è l’effetto-boomerang e allora o c’è la svolta o meglio chiudere”. Già. In questo senso la nuova stagione oramai alle porte dirà qual è lo “stato della fiera” dell’Aprilia in MotoGP, se c’è realmente quel salto di qualità più volte annunciato e che tutti gli appassionati italiani auspicano tradotto in risultati importanti in gare e campionato o se si procede col passo del gambero.

Dunque: primum, sostituire Iannone già subito a Sepang, poi si vedrà, anche se con il probabile deferimento di Andrea e il successivo iter processuale non si conoscono né i tempi né le conclusioni di questa storia. A metà gennaio il mercato piloti offre ben poche possibilità quindi, per affiancare il pilota titolare Aleix Espargaro e il tester della squadra veneta Bradley Smith, bisogna muoversi con quel che passa il convento. In una recente intervista il direttore tecnico Romano Albesiano si è preso l’onere di sfogliare la margherita e dai pochi petali sono venuti fuori i nomi di Lorenzo Savadori (pilota Aprilia sia dal 2008 in 125 e dal 2016 nel WSBK) e di … Max Biaggi (con l’Aprilia vincitore di tre titoli mondiali in 250 e due titoli iridati in Sbk…), quasi 49enne, tutt’ora “tremendamente veloce” (come dice lo stesso “Corsaro” dopo i tre giorni di test a Sepang con la RSV4 X) aggiungendo orgoglioso: “Proprio una bella tentazione”. C’è, addirittura, chi ha ipotizzato un inedito binomio Jorge Lorenzo-Aprilia entrando così nella gara di chi è più fantasioso o, forsanche, di chi la spara più grossa. Bisogna stare coi piedi per terra. All’Aprilia non servono piloti “tappabuchi”, come può essere Karel Abraham o ripescaggi di ex pur se di gran lignaggio, come appunto potrebbe essere Max Biaggi. Non è facile, perché – come detto – nel canestro c’è poco da scegliere. Allora? Bene Savadori. Sapendo che la strada è lunga e polverosa.

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