Coronavirus, Honda: chiusi due stabilimenti in Cina
Gli stabilimenti sono gestiti dalla divisione cinese di Honda e da lì esce circa il 40% del totale delle moto prodotte da Honda in Cina. I lavoratori e le rispettive famiglie torneranno in Giappone per evitare un possibile contagio.
Con oltre 7 mila contagi e 170 morti, il Coronavirus comincia a turbare anche l’industria mondiale. Dopo la notizia di Toyota, che ha fermato gli stabilimenti, Ikea, che ha chiuso tutti i suoi negozi in Cina, è il momento di Honda: la divisione Honda Motor Company ha deciso di chiudere gli stabilimenti fino al 9 febbraio.
Dopo il rallentamento degli ultimi tre giorni, oggi il virus è tornato a fare paura, con un aumento di contagi tale da mettere in guardia anche gli stabilimenti lontani dal focolaio della città di Wuhan. Per questo motivo, la casa dell’Ala Dorata ha optato per la chiusura dei due stabilimenti di Shangai.
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Gli stabilimenti sono gestiti dalla divisione cinese di Honda e da lì esce circa il 40% del totale delle moto prodotte da Honda in Cina. I lavoratori e le rispettive famiglie torneranno in Giappone per evitare un possibile contagio. Stessa sorte è toccata ai dipendenti di PSA. Nel frattempo, anche GM, Ford ed FCA hanno adottato restrizioni ai viaggi in Cina.
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