Agostini: "Rossi? Se non gli secca fare secondo, perché ritirarsi?"
Il 15 volte iridato ha detto la sua sul futuro del Dottore e sulla "separazione" tra Valentino Rossi e Yamaha
Una delle questioni che tiene maggiormente banco in questi giorni è certamente quella che riguarda il futuro di Valentino Rossi, che si prepara ad un anno da “separato in casa” dopo la scelta del team ufficiale Yamaha di assoldare il promettente Fabio Quartararo. Cosa farà il Dottore nel 2021? Sul piatto, per il momento, Valentino ha la promessa di un supporto factory da parte di Iwata, che si tradurrebbe molto probabilmente nel passaggio al team Petronas SRT. L’altra opzione plausibile è quella del ritiro, ma nonostante un 2019 tra alti e bassi il pesarese ha dimostrato di avere ancora il ritmo giusto per stare – e ben figurare – in MotoGP.
Certo, le prestazioni non sono più quelle di una volta – considerando le 41 primavere sarebbe strano il contrario – ma il vecchio volpone ha ancora la giusta… birra per mettersi dietro molti piloti ben più giovani. Sulla faccenda ha detto la sua anche Giacomo Agostini, leggenda vivente del Motomondiale con i suoi 15 titoli iridati: “Se a Rossi non dispiace essere secondi, perché ritirarsi. Valentino, per quello che ha fatto nella sua carriera, si è guadagnato il diritto di decidere ciò che vuole” ha dichiarato Mino ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ricordando anche il suo personale finale di carriera “Quando ho iniziato a guadagnare di meno, ho iniziato a pensare che forse il mio tempo stava per scadere. Mi sono sentito male, umiliato leggendo sui giornali che Agostini era finito solo perché era arrivato secondo. È una cosa personale. Lo pensavo, ma se agli altri non importa, perché ritirarsi?”.
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Stando alle dichiarazioni di Rossi e del suo enturage la decisione di separarsi sarebbe arrivata consensualmente: tra Valentino e il brand dei Tre Diapason c’è ancora un grande rispetto reciproco, ed è questo quello che conta secondo il Campione bergamasco: “La Yamaha deve avere un grande riconoscimento per Valentino. E Valentino per Yamaha. Non credo che non sia stato consultato in questo processo. La cosa più importante è avere la garanzia che Yamaha fornirà tutto il supporto tecnico necessario, non chi sarà lo sponsor che paga la firma”.
“Se Rossi avrà lo stesso materiale dei piloti ufficiali del team, non vedo alcun problema” ha concluso Ago “E non posso immaginare che la Yamaha non fornisca a Valentino gli ultimi aggiornamenti”.
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