Moto3 Losail, apertura show. Trionfa Arenas. Male gli italiani

Sul podio non tre galletti ma tre volponi: Arenas, Ogura e con il quarto Masia 20 anni e quattro stagioni in Moto3. Cioè vince l’esperienza

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 8 mar 2020
Moto3 Losail, apertura show. Trionfa Arenas. Male gli italiani

Diciotto giri senza respiro, col cuore in fuorigiri ma senza uno straccio di tricolore sui cieli di Losail, con un solo italiano – Foggia – nella top ten, decimo, poi nono dopo il rimescolamento delle penalità post gara. Sotto la bandiera a scacchi è il “ragionier-bollente” Albert Arenas che regala alla KTM la vittoria N° 100 bruciando per 53 centesimi McPhee e per due decimi e mezzo Masia (sarà retrocesso di una posizione per aver superato i limiti della pista nell’ultimo giro…) in un volatone dove finiscono in un grappolo Ogura (che così poi sostituisce Masia nel terzo gradino del podio), Rodrigo, Alcoba, Suzuki, Salac, Fernandez e Foggia a 9 decimi e rotti. Che dire di questa Moto3 che oggi in Qatar apre il Motomondiale orfano pro tempore della MotoGP sotto l’incubo del coronavirus come non ci fosse un domani?

Solita corsa-trenino perché questo vuole il convento di un motociclismo show-business che avvince ma non convince riaprendo interrogativo sui reali valori e sulla reale “consistenza” tecnico-agonistica della classe cadetta, delle sue moto e dei suoi piloti. Sul podio non tre galletti ma tre volponi: Arenas 24 anni e sei stagioni in Moto3; McPhee 26 anni e nove stagioni in Moto3; Ogura 20 anni e tre stagioni in Moto3 con il quarto Masia 20 anni e passa e quattro stagioni in Moto3. Cioè vince l’esperienza. Che non vuol dire che questi ex ragazzini non sono bravi, tutt’altro. Ma che non vuol dire che qui sta il futuro. Punto. Anzi punto e virgola. Perché la mannaia cala sul dopo corsa impietosa per penalità, oltre Masia, che investono anche Alcoba, Fernandez, Rodrigo, Arbolino. Quell’Arbolino protagonista di una gran corsa ma rovinata all’inizio dell’ultimo giro per un … contatto alla curva uno con il solito Binder, finito ko. Dopo una bella rimonta, a terra Vietti, al 12esimo giro, per contatto con Lopez e Alcoba. Il portacolori dello Sky Racing Team VR46 finirà comunque 29esimo e il suo compagno di squadra Migno, 16esimo davanti a Fenati 17esimo. 22esimo Nepa davanti a Pizzoli e a Rossi, 24esimo. Italiani? Tanti “ma” e “se” ma nella sostanza, gara da dimenticare.

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