MotoGP, Ciabatti: "Correre a Luglio? Sarebbe un miracolo"
Alla luce dell'espandersi del Coronavirus, il DS di Ducati Corse è pessimista su una rapida ripresa delle ostilità per MotoGP e Superbike
Nel corso di un’intervista rilasciata al tedesco SpeedWeek, il Direttore Sportivo di Ducati Corse Paolo Ciabatti – responsabile delle attività sportive della casa bolognese in MotoGP e Superbike – si è detto decisamente pessimista sulla possibilità di rivedere in azione in massimi campionati di velocità nei tempi per ora previsti.
Dopo gli ultimi rinvii degli scorsi giorni, imposti dall’emergenza Coronavirus che continua a crescere in tutto il mondo, la ripresa delle ostilità del Motomondiale è attualmente fissata per il weekend del 15-17 Maggio, date del GP di Francia a Le Mans, mentre la SBK dovrebbe tornare in azione con il round di Imola dell’8-10 Maggio, ma in entrambi i casi Ciabatti si è dichiarato piuttosto scettico a riguardo di un ritorno in pista nei tempi previsti.
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Nella sua analisi, Ciabatti ha sottolineato come i progressi fatti segnare recentemente in Cina siano difficili da replicare con la stessa efficacia in Europa:
“Non è solo una questione di quando i governi e le varie autorità locali permetteranno di nuovo eventi con 100.000 spettatori. Quando sarà possibile per le persone provenienti da paesi non-infetti viaggiare verso altri paesi che hanno un gran numero di persone infette? Non può succedere.”
“Prendiamo la Cina come esempio. La Cina ha riaperto i suoi confini solo due giorni fa, ma solo per i cittadini cinesi. Quindi nessuno straniero può entrare in Cina, e questo perché loro hanno quasi eliminato il virus e vogliono evitare il rischio di nuove infezioni. Questa è la loro situazione a quasi tre mesi dalla comparsa dell’epidemia di Covid-19, e hanno anche usato misure autocratiche, militari, che non possiamo neanche immaginare.”
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Il DS di Ducati Corse, che risiede in Piemonte, ha sottolineato come la situazione dell’Italia sia attualmente tra le più gravi, ma il fatto che altri paesi siano al momento solo all’inizio dell’epidemia provocherà inevitabilmente un ulteriore allungamento dei tempi:
“In Europa il virus si è diffuso a velocità diverse in diversi paesi. Quindi ci saranno paesi che raggiungeranno gradualmente il picco dei contagi, sperando di frenare presto la diffusione del virus. Al momento, in Italia, siamo molto colpiti, peggio della maggior parte degli altri paesi, ma se riusciremo a liberarcene nel prossimo futuro, quello che nessuno vorrà è che il virus venga poi nuovamente reintrodotto.”
“Quindi penso che, se riusciremo a risolvere questo dilemma a Giugno o Luglio e a tornare a pensare agli sport motoristici subito dopo, sarebbe quasi un miracolo.”
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