Pol Espargaro: "I Marquez? Io non avrei mai voluto mio fratello in squadra!"
Il pilota spagnolo della KTM ha detto la sua sul nuovo team Honda HRC, una formazione "familiare" egemonizzata dai fratelli Marquez
Tra i piloti che Sky Sport ha intervistato di recente – rigorosamente online, vista l’emergenza Coronavirus – c’è anche Pol Espargaro, il portacolori numero 1 del team KTM Factory Racing. Chiuso nella sua casa di Andorra, il pilota spagnolo ha raccontato la “sua” quarantena tra le mura domestiche: “Sono un po’ spaventato, qui ad Andorra la situazione è abbastanza sotto controllo, in Spagna all’inizio non sembrava così grave. La gente ha sottostimato il problema e non era preparata, anche quando vedevamo le notizie dall’Italia, pensavamo che quelle misure di contenimento fossero esagerate. Quando il virus è scoppiato il in Spagna, nessuno era preparato”.
Come i suoi colleghi anche il più piccolo degli Espargarins cerca di mantenersi in forma, ma senza esagerare: “Per adesso non si corre, quindi non ha senso prepararsi intensamente. Dobbiamo stare tranquilli, pensare al fatto che siano delle vacanze, ma dobbiamo rimanere in forma. Mi alleno (…) è importante non perdere il lavoro fatto in inverno per arrivare pronti alla prima gara”.
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Il rammarico per è tanto, perché proprio nel corso di quest’inverno la RC16 sembrava aver fatto quei passi avanti necessari a fargli fare un salto di qualità: l’emergenza Covid-19 ha guastato particolarmente i piani al team di Mattighofen. “È un peccato perché siamo migliorati tanto, abbiamo fatto un gran passo in avanti. Ero sicuro che quando avremmo corso in Europa, saremmo stati veramente forti. Quest’anno gli ingegneri hanno lavorato molto, soprattutto sull’aerodinamica perché eravamo un po’ indietro, il motore è più potente, l’elettronica è migliorata come il nuovo telaio. Abbiamo un buon pacchetto. Dobbiamo cominciare a stare davanti, perché all’inizio di questa avventura eravamo sempre indietro, ma siamo migliorati”.
Pol è anche il fratello di Aleix, rider ufficiale di Aprilia in Top Class: ogni Gran Premio, in casa Espargarò, è un po’ una questione di famiglia. Chi meglio di lui può dare un’opinione sull’approdo di Alex Marquez al team HRC, a fianco del fratello Marc? “Sarà difficile per tutti e due, non solo per Alex. Alex è al primo anno, su una moto difficile, oltre a tutto questo correrà di fianco a suo fratello, che conosce molto bene ovviamente, ma c’è una rivalità speciale con il fratello. A me non piace correre con mio fratello in MotoGP, immagina nello stesso team, non mi piacerebbe per niente. E poi il suo compagno di squadra è il pilota più forte del campionato, è una situazione per Alex molto difficile, ma anche per Marc, che vorrebbe vedere il fratello fare bene nella Honda ufficiale”.
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L’esempio da seguire? Proprio i fratelli Espargarò: “Secondo me sarà difficile da gestire dentro il box, ma hanno un buon capo come Alberto Puig che sa cosa fare. Sicuramente faranno dei bei risultati, sono curioso (…) Dovranno essere bravi, come siamo noi fratelli Espargaró, a lasciare la rivalità nel box per continuare ad avere un rapporto normale fuori. Questo non è facile perché devi impegnarti. Ci sono delle volte che sto con mio fratello e ci sono delle emozioni che non puoi annullare, non sei completamente a tuo agio. Ci vuole tempo (…) ma sarà dura, perché la gente non sa quanto sia grande la rivalità in MotoGP, e se hai un fratello nella stessa categoria o figuriamoci nella stessa squadra sarà difficile, io non l’avrei mai voluto”.
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