Mercato moto: il "tonfo" di marzo 2020

“Commentare i dati di immatricolazione  di questo mese, come siamo soliti, sembra un paradosso in questo momento, ma è necessario farlo perché eravamo in una fase di mercato in crescita e  non c’erano  segnali negativi all’orizzonte” - ha commentato Paolo Magri Presidente di Confindustria ANCMA

Di Francesco Pepe
Pubblicato il 3 apr 2020
Mercato moto: il

La pandemia da Coronavirus sta condizionando la vita di tutti i cittadini e, di conseguenza, anche il mercato delle due ruote: in crescita del 14,4% prima della chiusura delle attività, fa registrare un terribile -66% a fine marzo! Adesso, è tutto nelle mani del Governo che ha la responsabilità di dare la giusta spinta alle aziende per ripartire.

“Commentare i dati di immatricolazione  di questo mese, come siamo soliti, sembra un paradosso in questo momento, ma è necessario farlo perché eravamo in una fase di mercato in crescita e  non c’erano  segnali negativi all’orizzonte” – ha commentato Paolo Magri Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo e Accessori) – “Il giorno precedente la serrata dei negozi disposta dal DPCM 11 marzo 2020, infatti, nonostante fossero già in vigore alcune limitazioni alla circolazione, il mercato delle moto era in positivo del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, gli scooter addirittura registravano una crescita del 30% e solo i ciclomotori facevano segnare un calo del 7%. Per questo, nonostante le incertezze che ci sono in questo momento di pandemia, vogliamo e dobbiamo essere positivi e guardare al futuro con ottimismo. È chiaro che i dati del prossimo periodo saranno negativi essendo gli esercizi commerciali chiusi. Ma riapriranno!”

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“Tutta la filiera del mondo delle due ruote a motore, a pedale, elettrico, i quadricicli, gli accessori e i caschi sta soffrendo” – ha proseguito Paolo Magri – “e i paragoni con i mesi e i periodi dello scorso anno non sono realistici, ma semplicemente inquadrano un momento storico mondiale unico e senza precedenti. Detto ciò Confindustria ANCMA non ha mai smesso di lavorare ed essere presente su ogni tavolo per rappresentare e difendere il settore a tutti i livelli istituzionali italiani e comunitari.  Siamo in continuo contatto con le istituzioni per programmare l’attuale ma anche pensare al futuro che dovrà essere di ripartenza con fiducia e forza mai vista prima. Ora i freddi numeri che, ripeto, rappresentano il momento contingente, ma non quello che sarà il futuro del settore delle due ruote.”

Con 8.512 veicoli immatricolati nel mese di marzo, si nota un calo del 66% rispetto allo stesso mese del 2019. Non esiste una netta distinzione fra scooter e moto: i primi registrano un -62,7% con 4.701 unità vendute, le seconde evidenziano un -69,5% con 3.807 veicoli venduti. Simile il caso per i ciclomotori che si assesta al 62,4% con 532 unità vendute.

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Solo andando ad analizzare i dati relativi all’intero trimestre 2020 il calo appare meno netto, ma ugualmente pari al –24,7%. Solo per merito della partenza più che positiva del mercato. Le vendite totali parlano di 41.298 veicoli, di cui 21.783 scooter e 19.476 moto, con una riduzione delle vendite rispettivamente del 21,9% e del 27,6%. Solo i ciclomotori, con 4.023 veicoli venduti fanno registrare un +8,2% rispetto al primo trimestre del 2019.

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