ANCMA contro il ddl Concorrenza: rischio aumento assicurazioni moto

"Polizze fuori da meccanismo risarcimento diretto subiranno aumenti dell’84% con punte ancora più alte al Sud"

Di Francesco Irace
Pubblicato il 23 feb 2022
ANCMA contro il ddl Concorrenza: rischio aumento assicurazioni moto

ANCMA prende posizione contro le disposizioni del ddl Concorrenza, che estendono il meccanismo del CARD (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto), a cui oggi aderiscono le imprese assicurative italiane, anche a quelle operanti in Italia con sede legale in altri Paesi europei. Dopo aver evidenziato gli effetti distorsivi che tale procedura genera sulle polizze motociclistiche per la rigidità del meccanismo di rimborso a forfait su cui si basa il CARD, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori ha quantificato anche gli aumenti che subiranno le tariffe qualora l’articolo 27 del ddl Concorrenza dovesse rimanere invariato.

Prezzo di una polizza moto CARD è più alto dell’84%

Durante un’audizione svoltasi ieri in Commissione Industria al Senato, l’associazione ha infatti presentato un’analisi secondo cui il prezzo di una polizza moto CARD è in media superiore dell’84% rispetto a una polizza “no CARD” stipulata per lo stesso veicolo. L’assenza sul mercato italiano di compagnie straniere, non solo limiterebbe la concorrenza sul mercato, ma amplierebbe il divario tra il Nord del Paese e il Sud, dove i costi per assicurare un motociclo sono già oggi circa il 68% più alti. Questo significa che, senza offerta “no CARD”, si potrebbero verificare in alcune province del meridione incrementi di prezzi molto significativi, aprendo inoltre al rischio dell’elusione dell’obbligo assicurativo. “Effetti che – secondo ANCMA – si muovono evidentemente contro i principi stessi del provvedimento e colpiscono un mercato in crescita e una filiera che in Italia vale oltre 21 miliardi di euro e offre occupazione a più di 380mila persone”.

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