Casco obbligatorio sui monopattini: quanto è davvero efficace?

Il casco obbligatorio sui monopattini protegge davvero? Studi e dati su sicurezza e incidenti in Italia evidenziano pro e contro.

Di Marianna Bortevi
Pubblicato il 8 apr 2025
Casco obbligatorio sui monopattini: quanto è davvero efficace?

“Una falsa sensazione di sicurezza potrebbe essere più pericolosa dell’assenza stessa di protezioni”. Questo antico adagio della sicurezza stradale trova nuova attualità nel dibattito sull’obbligo del casco monopattini, reso obbligatorio in Italia a partire da dicembre 2024. Una decisione che arriva in un contesto preoccupante, con i dati sugli incidenti monopattini in costante aumento.

Uno studio condotto da Dekra Accident Research, in collaborazione con due rinomate università europee, ha cercato di valutare l’efficacia reale del casco come misura protettiva. Le simulazioni di impatto, effettuate presso il Crash Test Center di Neumünster, hanno esaminato gli effetti di collisioni a 20 km/h utilizzando manichini sia con che senza protezione. I risultati hanno mostrato luci e ombre: sebbene i caschi omologati secondo le norme UNI EN 1078 o UNI EN 1080 riducano significativamente il rischio di traumi cranici da impatto diretto, la protezione risulta insufficiente contro i movimenti rotatori della testa, lasciando gli utenti esposti a possibili danni cerebrali e cervicali.

In Italia, il quadro appare ancora più critico. Nel 2023 si sono verificati 3.365 incidenti monopattini, un incremento significativo rispetto ai 2.929 del 2022. Anche il numero delle vittime è aumentato, passando da 16 a 21, mentre i feriti hanno raggiunto quota 3.195. Questi dati evidenziano l’urgenza di affrontare il problema con un approccio più ampio e integrato.

Il nuovo Codice della strada italiano non si limita a introdurre l’obbligo del casco, ma prevede anche l’assicurazione RC e la targa per i monopattini elettrici. Tuttavia, l’assenza di decreti attuativi rende queste disposizioni inapplicabili nella pratica, creando un vuoto normativo. Le sanzioni previste variano da 50 a 250 euro per chi non indossa il casco, fino a 400 euro per la mancanza di assicurazione o targa. Questa rigidità normativa potrebbe però scontrarsi con le politiche europee di mobilità sostenibile, rischiando di disincentivare l’uso di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale.

Le implicazioni di queste normative sollevano interrogativi non solo sulla loro efficacia, ma anche sulla loro compatibilità con gli obiettivi di sostenibilità promossi dall’Unione Europea. La necessità di assicurazione e targa potrebbe scoraggiare molti utenti dall’adottare i monopattini elettrici, contraddicendo gli sforzi per promuovere una mobilità più ecologica nelle città.

Per migliorare la sicurezza stradale legata ai monopattini, è necessario un approccio più articolato. L’obbligo del casco è solo una parte della soluzione. Sarebbe fondamentale investire in infrastrutture dedicate, come piste ciclabili sicure, e promuovere campagne di sensibilizzazione per educare gli utenti sui rischi e sulle buone pratiche. Inoltre, potrebbe essere utile ripensare la progettazione dei monopattini stessi, introducendo soluzioni tecnologiche per migliorare la stabilità e la sicurezza del veicolo.

La sfida, dunque, è trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza degli utenti e quella di incentivare l’uso di mezzi di trasporto sostenibili. Solo attraverso un approccio integrato, che combini regolamentazioni efficaci, investimenti infrastrutturali e innovazione tecnologica, sarà possibile ridurre i rischi e promuovere una mobilità urbana più sicura e sostenibile.

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