Ducati 851: la nascita di un'icona delle due ruote

Esplora la storia della Ducati 851, il motore Desmoquattro e il suo impatto sul motociclismo mondiale. Innovazione e successi in Superbike

Di Redazione
Pubblicato il 15 gen 2025
Ducati 851: la nascita di un'icona delle due ruote

La Ducati 851 ha segnato un momento cruciale nella storia delle motociclette, rappresentando non solo un’innovazione per il marchio di Borgo Panigale, ma anche per l’intero settore motociclistico. Presentata al Salone del Ciclo e Motociclo di Milano nel 1987, questa moto ha introdotto il rivoluzionario motore Desmoquattro, un bicilindrico a L con raffreddamento a liquido e quattro valvole per cilindro. Questo progetto ambizioso ha affrontato numerose sfide tecniche e interne, ponendo le basi per i futuri successi di Ducati.

Una rivoluzione per Ducati

All’epoca, il marchio era strettamente associato ai motori a due valvole per cilindro, una configurazione fortemente sostenuta dall’ingegner Fabio Taglioni. Tuttavia, con il suo imminente pensionamento, i fratelli Castiglioni decisero di affidare lo sviluppo del nuovo motore a Massimo Bordi, affiancato da Gianluigi Mengoli. Il risultato fu un motore innovativo che univa la distribuzione desmodromica, il raffreddamento a liquido e un design a quattro valvole per cilindro, una soluzione che Taglioni riteneva complessa per motivi di spazio e affidabilità.

Nonostante le iniziali difficoltà, il prototipo della Ducati 748 IE, basato sulla ciclistica della 750 F1, fece il suo debutto nel 1986 al Bol d’Or, dimostrando un notevole potenziale. Questo successo spinse il team a sviluppare ulteriormente il progetto, portando alla creazione del motore da 851 cm³. Con una potenza iniziale di 93 CV, successivamente aumentata a 115 CV e poi a 120 CV, il motore bicilindrico Desmoquattro divenne sinonimo di innovazione e prestazioni elevate.

Ducati 851 il debutto in Florida

Il debutto in gara della Ducati 851 avvenne nel 1987 durante la Battle of the Twins in Florida, dove conquistò subito una vittoria. Nonostante alcuni problemi di affidabilità durante il Superbike Trophy dello stesso anno, la moto dimostrò il suo valore per competere ai massimi livelli. L’anno successivo, la versione stradale della 851 fu introdotta sul mercato italiano, segnando l’inizio di una nuova era per Ducati. Con un prezzo di 19.596.000 lire, la moto offriva 102 CV a 9.000 giri/min, potenziabili fino a 125 CV grazie al Kit Superbike.

La Ducati 851 non è stata solo una pietra miliare tecnica, ma anche il trampolino di lancio per una serie di modelli leggendari. Nel 1989, il progetto fu ulteriormente perfezionato con aggiornamenti al telaio, ai freni e alle dimensioni delle ruote, preparando il terreno per la successiva Ducati 888. Questo modello ha dimostrato come l’innovazione, anche quando inizialmente criticata, possa portare a successi straordinari.

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