Ducati World Premiere 2022: svelata la nuova Panigale V4 SP2

Nella nona puntata della World Premiere 2022, Ducati svela la nuova Panigale SP2: scopriamo le caratteristiche.

Di Francesco Pepe
Pubblicato il 10 mar 2022
Ducati World Premiere 2022: svelata la nuova Panigale V4 SP2

Come preannunciato in un articolo di poche settimane fa, Ducati svela la nuova Panigale V4 SP2. La nuova creatura di Borgo Panigale è stata la protagonista della nona e ultima puntata della web series Ducati World Premiere 2022.

Si tratta di una serie numerata, pensata per vivere a piena l’esperienza Panigale in pista. La “SP2" è il modello con cui Ducati porta all’apice la sportività della famiglia: con la versione 2022, è migliorata sotto l’aspetto dell’aerodinamica, dell’ergonomia, del motore, della ciclistica ed dell’elettronica.

La V4 SP2 si distingue dal resto della famiglia, per una serie di specifiche tecniche tipiche della sigla SP (Sport Production). Specifiche che si uniscono agli aggiornamenti portati con l’aggiornamento della gamma 2022.

La moto è disponibile in configurazione monoposto nella livrea Winter Test da marzo 2022 nelle concessionarie della rete Ducati.

Specifiche tecniche

La versione SP2 vanta un impianto frenante ancora più prestazionale, cerchi in carbonio, trasmissione finale e frizione a secco ereditate dalle moto del WorldSBK, pedane racing e una serie di componenti in carbonio. La moto viene consegnata completa di kit per l’utilizzo pista, che comprende tappi in alluminio lavorati dal pieno per la rimozione di specchi retrovisori, kit per la rimozione del portatarga e cover frizione aperta in carbonio.

The Ultimate Racetrack Machine“, definita così da Ducati, è un modello speciale, pensato per il pilota non professionista che vuole vivere i track days sfidando i propri record.

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La livrea dedicata Winter Test combina il nero opaco delle carene al carbonio dei cerchi e delle ali, con accenti di rosso acceso e alluminio spazzolato (sul serbatoio). Sulle ali, proprio come accade sulle Panigale V4 R SBK ufficiali, presente la bandiera italiana. Nuovi gli estrattori d’aria calda, mentre la testa di sterzo, ricavata dal pieno, riporta il numero progressivo della moto.

Il motore

Il propulsore della Panigale V4 SP2 è il Desmosedici Stradale da 1.103 cc, derivato dalla MotoGP. Il V4 con albero motore controrotante è dotato di tanta coppia ai bassi regimi ed è in grado di esprimere l’animo racing della moto in pista.

Per il 2022 il Desmosedici Stradale è ulteriormente migliorato grazie all’introduzione di diversi elementi tecnici dedicati, che hanno consentito di aumentare potenza e migliorare la risposta al gas. Dopo questi interventi e una nuova mappatura, il motore eroga 215,5 cv di potenza a 13.000 giri/minuto, con un incremento di potenza di 1,5 cv rispetto alla Panigale V4 2021, che sale a 2,5 cv oltre il picco di potenza massima a 14.500 giri/minuto.

Le curve di coppia sono studiate marcia per marcia e i quattro Power Mode (Full, High, Medium, Low) consentono di gestire al meglio la potenza del motore. Le configurazioni Full e Low sono di nuova concezione, mentre quelle High e Medium utilizzano una nuova strategia.

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Le prestazioni del Desmosedici Stradale possono essere migliorate ulteriormente per l’utilizzo in pista. Il nuovo scarico racing in titanio Ducati Performance è sviluppato in collaborazione con Akrapovič e disponibile come accessorio.
Alleggerisce di 5 kg la moto, portando il peso a secco a soli 168 kg. Lo scarico assicura inoltre un incremento di potenza di 12,5 cv, portando il valore massimo a 228 CV, mentre il valore di coppia massima sale a 131 Nm.

La frizione a secco STM-EVO SBK garantisce una funzione anti-saltellamento più efficace nell’utilizzo in pista e una maggiore fluidità in tutte le fasi di “off throttle" rispetto alla frizione a bagno d’olio della Panigale V4 S. La frizione, inoltre, offre la possibilità di personalizzare il livello di freno motore “meccanico", scegliendo una diversa molla secondaria tra quelle disponibili nel catalogo accessori Ducati Performance.

La ciclistica

La ciclistica della Panigale V4 SP2 prevede un telaio front frame in alluminio che sfrutta il motore come elemento stressato. Al Desmosedici Stradale sono collegati il forcellone in alluminio e il telaietto reggisella. Il pivot del forcellone è posizionato in modo da aumentare l’effetto anti-squat, garantendo stabilità la moto in accelerazione.

Il reparto sospensioni presenta all’anteriore una forcella pressurizzata Öhlins NPX25/30 da 125 mm di escursione a controllo elettronico che utilizza un sistema di smorzamento con cartuccia pressurizzata derivato da quello delle forcelle racing.

In combinazione con l’ammortizzatore Öhlins TTX36 e con l’ammortizzatore di sterzo elettronico, sempre Öhlins, forma la seconda generazione del sistema Smart EC 2.0 caratterizzato dalla logica OBTI (Objective Based Tuning Interface) che, lavorando “per obiettivi” e non per click, consente al pilota una gestione più intuitiva rispetto ai sistemi tradizionali.

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La versione SP2 è equipaggiata con i cerchi a 5 razze sdoppiate in carbonio, più leggeri di 1,4 kg rispetto a quelli forgiati in alluminio della Panigale V4 S. I cerchi garantiscono una riduzione del momento d’inerzia (-26% all’anteriore, -46% al posteriore) a vantaggio dell’agilità, della leggerezza nei cambi di direzione e di una maggiore facilità nel chiudere le curve.

La Panigale V4 SP2 è dotata di pinze freno anteriori Brembo Stylema R, azionate da una pompa radiale Brembo MCS (Multiple Click System) che permette di regolare in modo pratico e veloce l’interasse su tre configurazioni per personalizzare il feeling di frenata.

La leva del freno anteriore è dotata del dispositivo di “remote adjuster“, che permette di regolarne la posizione agendo su un pomello posto sulla manopola sinistra, come avviene sulle moto da corsa. Sulla SP2 le leve di freno e frizione sono fresate all’estremità per ridurre la resistenza all’aria.

Un altro elemento che caratterizza la Panigale V4 SP2 è l’equipaggiamento con le pedane Rizoma in alluminio anodizzato con paratacchi in fibra di carbonio. Le pedane sono completamente regolabili e massimizzano la luce a terra per un più efficace utilizzo in pista.

La dotazione elettronica

La Panigale V4 SP2 vanta un pacchetto elettronico che comprende controlli capaci di gestire tutte le fasi della guida, i cui parametri di funzionamento sono collegati di default ai quattro Riding Mode (Race A, Race B, Sport, Street).

Tutti i parametri elettronici della moto possono essere visualizzati sul dashboard, in particolare, grazie alla modalità di visualizzazione Track Evo, derivata da quella utilizzata in MotoGP. In questa schermata il contagiri si muove su una scala orizzontale posizionata nella parte più alta dello strumento, quindi quella più visibile, e l’indicazione della marcia inserita si trova al centro dello schermo.

Nell’area destra del display sono presenti quattro settori, tutti di colore diverso, dedicati ai diversi controlli elettronici (DTC, DWC, DSC, EBC). Questi si accendono singolarmente quando l’elettronica sta lavorando su un determinato parametro, restando accesi per il tempo necessario al pilota ad individuare quale indicatore si è attivato.

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Una modalità che aiuta il pilota a capire quale controllo ha effettivamente lavorato, per poi intervenire in modo più preciso e puntuale sulla scelta del livello ottimale e ottenere più rapidamente performance migliori. Nel settore di sinistra sono presenti le informazioni con il cronometro, il numero di giri completati e la velocità.

Di serie il modulo GPS: questo permette l’attivazione della funzione Lap Time automatico, che fornisce in maniera istantanea l’indicazione degli intertempi della pista su cui si sta girando. Caricando il Software Slick Ducati Performance (disponibile come accessorio) si hanno a disposizione curve di Ducati Traction Control sviluppate per le gomme slick e rain.

È possibile anche memorizzare le coordinate di cinque tracciati diversi, oltre a cinque Riding Mode aggiuntivi completamente personalizzabili. Infine, grazie al Ducati Data Analyzer, di serie sulla SP2, è possibile svolgere un’analisi approfondita di tutti i dati prestazionali.

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