Fine della corsa per Energica: moto elettriche all’asta, si chiude un’era
Energica Motor Company all'asta per 5,7 milioni di euro. Opportunità per investitori nel settore delle moto elettriche e mobilità sostenibile.
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Crisi, liquidazione e vendita all’incanto. Energica Motor Company, dopo aver lasciato un segno indelebile nell’evoluzione delle due ruote elettriche, si prepara a chiudere il capitolo finale della sua storia aziendale con un’asta pubblica fissata dal Tribunale di Modena per il prossimo 20 marzo.
La casa motociclistica modenese, emblema dell’eccellenza italiana nel settore delle moto elettriche ad alte prestazioni, non è riuscita a superare le difficoltà economiche nonostante il prestigioso ruolo di fornitore esclusivo del campionato MotoE dal 2019 al 2022. Con un valore stimato di 5,7 milioni di euro, l’intero patrimonio aziendale sarà messo all’asta: un epilogo amaro per un’azienda che aveva puntato tutto sull’innovazione nel campo della mobilità sostenibile.
Nata nel 2009 come spin-off del gruppo CRP e strutturata definitivamente nel 2014, Energica ha conquistato una posizione di rilievo nel panorama della mobilità elettrica grazie ai suoi modelli innovativi. Il periodo di massimo splendore è coinciso con la fornitura esclusiva per il campionato MotoE, fino alla sostituzione da parte di Ducati nel 2023.
Nonostante un aumento delle vendite tra il 2018 e il 2023, i bilanci aziendali hanno sempre evidenziato un disequilibrio tra costi e ricavi. Le spese per personale specializzato, ricerca tecnologica e materiali hanno superato gli introiti, generando una situazione finanziaria insostenibile. Nemmeno l’acquisizione del 72% delle quote da parte del fondo americano Ideanomics nel 2021, seguita dal delisting dalla borsa Euronext Growth Milan, è riuscita a invertire la tendenza, portando alla chiusura definitiva dell’attività a fine 2023.
All’asta andranno tutti i beni produttivi dell’azienda: motociclette complete e parzialmente assemblate, un magazzino ricambi valutato 154.000 euro e, soprattutto, batterie e componenti stimati 3,4 milioni di euro, con celle al litio dal valore di 726.000 euro. Anche la proprietà intellettuale, inclusi marchi, brevetti e know-how tecnologico, sarà parte del pacchetto, mentre gli immobili in via Scarlatti resteranno esclusi.
Secondo il perito nominato dal tribunale modenese, la struttura produttiva è ancora idonea a proseguire l’attività, rappresentando una potenziale opportunità per investitori interessati a rilanciare il brand o a sfruttarne le tecnologie avanzate.
La liquidazione di Energica segna la fine di un’importante pagina per l’industria motociclistica elettrica italiana. Il futuro del patrimonio tecnologico dipenderà dall’esito delle aste Modena, che determineranno se il marchio potrà rinascere sotto nuova gestione o se le sue innovazioni verranno frammentate tra diversi acquirenti.