Il grande ritorno del "Ciao", il mitico ciclomotore di Piaggio però cambia

Scopri il Piaggio Ciao in versione e-bike: design iconico, efficienza migliorata e un futuro sostenibile per la mobilità urbana

Di Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 5 feb 2025
Il grande ritorno del

“La nostalgia può essere anche eco-sostenibile”. Questo è il messaggio che arriva dalla nuova iniziativa di Ambra Italia, che ha deciso di riportare in vita il leggendario Piaggio Ciao in versione elettrica, trasformandolo in una moderna e-bike rispettosa dell’ambiente.

Piaggio Ciao, il kit di conversione

Il progetto, curato da Tiberio Casali, prevede un innovativo kit di conversione che conserva intatto il fascino dell’iconico ciclomotore, aggiornandolo alle esigenze della mobilità sostenibile. Il nuovo Ciao elettrico è dotato di un motore Bafang da 250W, che permette di raggiungere una velocità massima di 25 km/h, rendendolo perfettamente conforme alle normative del Codice della Strada.

La trasformazione non compromette l’estetica originale del veicolo, ma la arricchisce con soluzioni tecniche all’avanguardia. Il telaio viene rinforzato internamente e completato con un retrotreno in alluminio progettato appositamente per ospitare il motore elettrico, posizionato centralmente per garantire un’eccellente distribuzione dei pesi.

Migliora l’efficienza

L’efficienza energetica subisce un notevole miglioramento: dal 25% del vecchio motore a combustione si passa all’80% del nuovo sistema elettrico, rendendo il mezzo non solo più performante ma anche decisamente più rispettoso dell’ambiente.

Per quanto riguarda i costi, la trasformazione completa richiede un investimento di circa 4.000 euro, che può essere ridotto grazie al Bonus Bicicletta 2025. Per gli appassionati del fai-da-te, Ambra Italia offre la possibilità di acquistare separatamente il kit di conversione, fornendo istruzioni dettagliate e assistenza tecnica per il montaggio. Questa reinvenzione del Piaggio Ciao dimostra come sia possibile coniugare tradizione e innovazione, mantenendo vivo il ricordo di un mezzo che ha segnato la storia della mobilità italiana, guardando al futuro della mobilità sostenibile.

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