La Katana da 200 CV by Team Classic Suzuki

Partendo da una GSX-R 1000 del 2008, gli uomini di Team Classic Suzuki hanno approfittato del lockdown per dar vita a una "one-off" decisamente agguerrita.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 8 giu 2021
La Katana da 200 CV by Team Classic Suzuki

Ritrovandosi con molto più tempo libero del previsto a causa del lockdown per Coronavirus, i ragazzi del Team Classic Suzuki – squadra supportata dal programma “Vintage Parts" di Suzuki UK  – hanno pensato bene di sfruttare l’occasione per concretizzare un progetto che covavano da tempo, ovvero quello di realizzare una Katana stradale ma farcita di specifiche da autentica Superbike.

Lo “spunto" per questo progetto era nato al sopraggiungere dell’allora nuovissima Suzuki Katana 2019, (clicca qui per la nostra prova) modello che i riprendeva i fasti del celebre, omonimo modello anni ’80, ma che alla fine non è stato scelto come sua “base". Questa moto è nata dalle spoglie di una belva ben più agguerrita: una Suzuki GSX-R 1000 Alstare del 2008, dove Alstare sta appunto a sottolineare la sua partecipazione al Mondiale SBK di quell’anno.

Il suo motore, una 4-in-linea da 998,6 cc accreditato di 202 CV e 117 Nm di coppia, è stato sapientemente rimesso a nuovo dallo specialista interno di Team Classic Suzuki Nathan Colombi, mantenendo comunque il raffreddamento originale e i collettori  speciali Alstare con scarico da competizione Racefit. L’elettronica è invece stata aggiornata con un kit EM Pro dell’immancabile Yoshimura.

Questo propulsore è stato poi incastonato nello stesso telaio Alstare World Superbike da cui era stato prelevato, coincidente nelle quote con quello della K8 originale ma leggermente diverso nelle caratteristiche, più racing-oriented.

L’abbondante forcellone e telaietto posteriore sono stati realizzati “su misura" da Alpha Performance Fabrication anche per accomodare l’imprescindibile configurazione a doppio ammortizzatore che distingue tanto la Katana “classica" quanto quella “moderna".

A confermare la natura prestazionale di questa moto, tutto il reparto sospensioni è comunque griffato Öhlins, mentre l’intero impianto frenante anteriore, dischi inclusi, arriva da Brembo. Da notare come le pinze posteriori siano celate all’interno del forcellone, donando così maggior “pulizia estetica" al retrotreno.

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L’affilata e caratteristica carenatura anteriore è stata estratta dal già menzionato programma Vintage Parts, anche se è stata allargata e modificata per adattarsi al progetto e accogliere un elemento in carbonio a incorniciare il faro anteriore. La coda era inizialmente un articolo racing del Team Classic Suzuki, ma è stata a sua volta modificata per adattarsi al serbatoio da Superbike ed accogliere un gruppo ottico posteriore a LED.

Chiudono il quadro i bei cerchi a tre razze della Dymag, le pedane in alluminio realizzate internamente, la superba sella con logo Katana dell’italiana Race Seats e una serie di altri accessori – tra cover, supporti e viteria – provenienti dal catalogo di Racefastener. Per quanto ci riguarda, la Katana del Team Classic Suzuki ci lascia con un certo “prurito" alle mani … e voi cosa ne pensate?

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