KTM in bilico: ecco il piano che potrebbe salvarla dal fallimento

Un’offerta del 30% in contanti ai creditori per salvare KTM AG dal fallimento. È questa la proposta chiave del piano di ristrutturazione presentata dal colosso austriaco delle due ruote, che si trova ad affrontare una delle crisi più severe della sua storia.

La proposta, sottoposta al vaglio del comitato dei creditori il 10 febbraio 2025, prevede il versamento della quota entro il 15 aprile dello stesso anno. Il progetto di risanamento include anche la ripresa della produzione entro fine febbraio, sostenuta da un mix di finanziamenti provenienti da proprietari attuali, nuovi investitori e banche.

La situazione appare particolarmente delicata, considerando che l’alternativa fallimentare comporterebbe un recupero di appena il 15% dei crediti, come evidenziato dall’amministratore Peter Vogl. Nel frattempo, un’offerta alternativa presentata dalla newyorkese Whitebox Advisors LLC è stata scartata per incompatibilità con la normativa austriaca.

Il quadro finanziario del gruppo PIERER Mobility AG, proprietario di KTM, non aiuta: il 2024 si è chiuso con un crollo del fatturato del 29% e perdite operative per 300 milioni di euro, nonostante le 268.000 moto vendute dimostrino un mercato ancora ricettivo. La ristrutturazione ha già comportato il taglio di 1.800 posti di lavoro.

Al timone dell’operazione di salvataggio c’è il nuovo CEO Gottfried Neumeister, subentrato a Stefan Pierer. Il destino dell’azienda verrà deciso il 25 febbraio 2025 presso il Tribunale di Ried im Innkreis, quando i creditori si esprimeranno sul piano di ristrutturazione.