Le moto giapponesi anni '80 che hanno fatto la storia

Le moto giapponesi anni '80, icone del periodo: Suzuki GSX-R 750, Yamaha FZR 1000, Honda VFR 750 F, Kawasaki GPz 900 R e Yamaha V-Max

Di Fabio Chiarani
Pubblicato il 22 gen 2025
Le moto giapponesi anni '80 che hanno fatto la storia

Gli anni ’80 sono stati un periodo d’oro per le moto giapponesi, un’epoca caratterizzata da modelli iconici che hanno ridefinito il panorama motociclistico. Con una combinazione di innovazioni tecniche e design audaci, i produttori giapponesi hanno dato vita a una generazione di motociclette leggendarie.

Moto giapponesi: alcuni miti

Lanciata nel 1985, la Suzuki GSX-R 750 ha rivoluzionato il segmento delle sportive grazie al suo motore 4 cilindri in linea, raffreddato a aria e olio, capace di erogare 100 CV a 10.500 giri/min. Con un telaio in lega di alluminio e un rapporto peso/potenza da record, è diventata un riferimento per le sportive moderne. La prima serie, prodotta tra il 1985 e il 1986, è oggi un pezzo pregiato per i collezionisti.

Yamaha ha risposto con la Yamaha FZR 1000, una sportiva che combinava prestazioni eccezionali ed eleganza. Dotata di un motore da 135 CV con 5 valvole per cilindro e un telaio Deltabox in alluminio, questa moto poteva superare i 250 km/h, diventando una delle più veloci del suo tempo. Prodotta tra il 1987 e il 1989, rimane un simbolo di potenza e guidabilità.

Icone dal Sol Levante

Nel 1985, Honda ha presentato la Honda VFR 750 F, una sportiva-touring che combinava comfort e prestazioni. Equipaggiata con un motore V4 a 90° da 748 cm³ con distribuzione a cascata di ingranaggi, offriva 105 CV a 10.500 giri/min. La ciclistica avanzata e il telaio in alluminio la rendevano ideale sia per i viaggi che per le gare di endurance.

La Kawasaki GPz 900 R è diventata iconica anche grazie al film “Top Gun”, la Kawasaki GPz 900 R ha segnato una rivoluzione tecnica nel 1984. Dotata di un motore 4 cilindri raffreddato a liquido da 115 CV e un cambio a 6 rapporti, si distingueva per la sua carena affilata e le colorazioni inconfondibili. È rimasta un simbolo indelebile nella storia motociclistica.

Con il debutto nel 1985, la Yamaha V-Max è stata la prima “muscle-bike” al mondo. Equipaggiata con un motore V4 da 1.198 cm³ e una potenza di 145 CV (nella versione americana), si è distinta per il suo design aggressivo e le straordinarie prestazioni in accelerazione. Questa moto è diventata un’icona, amata in particolare in Francia e negli Stati Uniti.

Queste cinque motociclette non solo hanno definito un’era, ma hanno anche lasciato un’impronta duratura sul design e sulla tecnologia delle due ruote, influenzando profondamente le generazioni successive.

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