Le moto giapponesi anni '80 che hanno fatto la storia
Le moto giapponesi anni '80, icone del periodo: Suzuki GSX-R 750, Yamaha FZR 1000, Honda VFR 750 F, Kawasaki GPz 900 R e Yamaha V-Max
Gli anni ’80 sono stati un periodo d’oro per le moto giapponesi, un’epoca caratterizzata da modelli iconici che hanno ridefinito il panorama motociclistico. Con una combinazione di innovazioni tecniche e design audaci, i produttori giapponesi hanno dato vita a una generazione di motociclette leggendarie.
Moto giapponesi: alcuni miti
Lanciata nel 1985, la Suzuki GSX-R 750 ha rivoluzionato il segmento delle sportive grazie al suo motore 4 cilindri in linea, raffreddato a aria e olio, capace di erogare 100 CV a 10.500 giri/min. Con un telaio in lega di alluminio e un rapporto peso/potenza da record, è diventata un riferimento per le sportive moderne. La prima serie, prodotta tra il 1985 e il 1986, è oggi un pezzo pregiato per i collezionisti.
Yamaha ha risposto con la Yamaha FZR 1000, una sportiva che combinava prestazioni eccezionali ed eleganza. Dotata di un motore da 135 CV con 5 valvole per cilindro e un telaio Deltabox in alluminio, questa moto poteva superare i 250 km/h, diventando una delle più veloci del suo tempo. Prodotta tra il 1987 e il 1989, rimane un simbolo di potenza e guidabilità.
Icone dal Sol Levante
Nel 1985, Honda ha presentato la Honda VFR 750 F, una sportiva-touring che combinava comfort e prestazioni. Equipaggiata con un motore V4 a 90° da 748 cm³ con distribuzione a cascata di ingranaggi, offriva 105 CV a 10.500 giri/min. La ciclistica avanzata e il telaio in alluminio la rendevano ideale sia per i viaggi che per le gare di endurance.
La Kawasaki GPz 900 R è diventata iconica anche grazie al film “Top Gun”, la Kawasaki GPz 900 R ha segnato una rivoluzione tecnica nel 1984. Dotata di un motore 4 cilindri raffreddato a liquido da 115 CV e un cambio a 6 rapporti, si distingueva per la sua carena affilata e le colorazioni inconfondibili. È rimasta un simbolo indelebile nella storia motociclistica.
Con il debutto nel 1985, la Yamaha V-Max è stata la prima “muscle-bike” al mondo. Equipaggiata con un motore V4 da 1.198 cm³ e una potenza di 145 CV (nella versione americana), si è distinta per il suo design aggressivo e le straordinarie prestazioni in accelerazione. Questa moto è diventata un’icona, amata in particolare in Francia e negli Stati Uniti.
Queste cinque motociclette non solo hanno definito un’era, ma hanno anche lasciato un’impronta duratura sul design e sulla tecnologia delle due ruote, influenzando profondamente le generazioni successive.