MotoGP, Marc Marquez è "tornato a sentirsi un pilota": il settimo posto e le lacrime di liberazione

Marc Marquez si è ripresentato alla grande dopo 9 mesi di assenza. Settimo posto finale e lacrime di liberazione: le dichiarazioni.

Di Francesco Pepe
Pubblicato il 19 apr 2021
MotoGP, Marc Marquez è

“Ci vediamo a Portimao" – aveva detto l’otto volte Campione del Mondo, all’inizio della scorsa settimana, dopo aver avuto il via libera dei medici. E proprio sul circuito portoghese Marc Marquez si è ripresentato alla grande, dopo circa 9 mesi dall’ultimo Gran Premio.

Già nelle FP1 del venerdì aveva fatto notare di non aver perso lo smalto, chiudendo la sessione in terza posizione. Ha continuato a sorprendere tutti durante l’intero weekend, mostrando un po’ di stanchezza solamente il sabato e dopo un gran qualifica che gli ha consentito di partire dalla sesta posizione in griglia.

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Durante la gara, poi, è riuscito ad acciuffare, addirittura, la terza posizione, ma messo alle strette dagli avversari, ha dovuto cedere il passo, e possiamo solamente immaginare quanto possa essere stato difficile, per un pilota della sua indole, “accettare" quei sorpassi.

Alla fine del weekend, Marquez ha conquistato comunque un ottimo settimo piazzamento. In tanti pronosticavano un ritiro dovuto alla stanchezza fisica, ma lo spagnolo ci ha ricordato di che pasta è fatto.

C’è da tenere in considerazione anche il fattore moto: la Honda RC213V con cui ha affrontato il GP del Portogallo, non è stata configurata da lui, ma dal compagno di team, Pol Espargarò, poi riadattata allo spagnolo.

“Non ho guidato come facevo solitamente prima dell’infortunio. L’unico momento in cui ho guidato come piace a me è stato durante le qualifiche per un giro. Se avessi guidato come piace a me, mi sarei distrutto dopo tre giri. Il braccio destro non è ancora al 100%, faccio ancora fatica, il tricipite mi fa male e non lavora come dovrebbe, inoltre non posso usare il gomito come piace a me, infatti facevo tanta fatica all’ultima curva qui a Portimao. Per adesso è così, il recupero non è ancora finito e non finirà nel prossimo GP a Jerez. Dopo nove mesi con il braccio attaccato al corpo è difficile, ma la cosa più importante è che adesso mi sto liberando mentalmente".

Queste le dichiarazioni di Marc Marquez ai microfoni di Sky Sport. Certamente, non era importante il piazzamento finale, ma “tornare a sentirsi un pilota", come ha detto lui stesso.

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Al ritorno ai box, dopo il Gran Premio, fra stanchezza, felicità e gli applausi del team HRC, per lo spagnolo è stato impossible trattenere le lacrime:

“Preferisco tenere le emozioni dentro, ma questa volta non sono riuscito a controllarmi, era impossibile. Non erano lacrime di dolore, era un pianto per tutto il periodo di assenza, un pianto per il mio team. Questo weekend è stato diverso dal solito, rappresenta un passo importante per la mia vita e per la mia carriera da sportivo".

Marquez continuerà l’allenamento in palestra, durante la settimana, e in moto, nei weekend di gara, con l’obiettivo di riprendere la forma fisica per metà stagione. Un lavoro molto delicato, che non dovrà assolutamente stressare l’osso, operato per ben tre volte.

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