MotoGP, Mir: "Se lo ha fatto di proposito è da punire". Miller: "Voleva colpirmi ad ogni curva"
Nella gara di ieri, Mir e Miller sono stati protagonisti di un duello finito con la violenta sportellata del ducatista. Ecco le dichiarazioni.
Indiscutibilmente bella la gara a cui abbiamo assistito nella giornata di ieri, come lo era stata la prima della stagione di MotoGP, sempre in Qatar.
Bella sì, ma influenzata da un episodio che ne ha segnato le sorti: il duello fra Mir e Miller, finito con la violenta sportellata dell’australiano di Ducati.
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Sportellate fra Mir e Miller
I due, in lotta per le prime posizioni, stavano duellando, quando Mir, sulla Suzuki del team Ecstar, provando ad entrare all’interno, ha toccato Miller in curva, costringendolo ad andare largo. Un normale contatto di gara, apparentemente.
L’australiano scuote la testa, lo spagnolo alza il piede dalla pedana per chiedere scusa. Poche curve dopo, però, alla 16, quella che immette i piloti sul lungo rettilineo finale del tracciato di Losail, il pilota ufficiale Ducati, urta violentemente la Suzuki di Mir. I due perdono diverse posizioni e durante il rettilineo “discutono” gesticolando animatamente.
La direzione gara, dopo aver investigato sul caso, non ha ritenuto opportuno punire i due piloti protagonisti. Lo spagnolo, così, è andato subito su tutte le furie.
Le dichiarazioni post-gara
Mir accusa l’australiano numero 43:
“Ho fatto la mia traiettoria nella curva 10, ma non ero al limite. Siamo venuti a contatto e ho chiesto scusa, come faccio di solito quando succede. Alla curva 16, invece, ha visto Miller che veniva verso di me, sono andato largo, ho preso il cordolo, ma lui ha fatto una manovra pericolosa. In MotoGP sono azioni pericolose. Se lo ha fatto di proposito è da punire."
A Mir, risponde Miller, che si difende così:
“A me sembra che Mir volesse colpirmi ad ogni curva. Alla curva 16 io ho cercato di mantenere la mia traiettoria. Non è stata una vendetta. Sono cose che capitano in gara."
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