Suzuki GSX-R1000: importanti aggiornamenti in arrivo
Un nuovo brevetto depositato anticipa l'arrivo di alcune novità interessanti per la superbike
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Il 2024 è un anno molto importante per il mondo delle moto sportive, celebrando 40 anni dalla creazione del primo template di superbike da parte di Suzuki.
Fu infatti la casa motociclistica nipponica a introdurre per prima l’innovativa combinazione di un motore a quattro cilindri trasversale montato su un telaio in alluminio, dando vita alla Suzuki GSX-R, un nome che da allora rappresenta un’icona nel mondo delle superbike.
Ora, una recente domanda di brevetto lascia intendere che la Suzuki GSX-R1000 potrebbe essere in procinto di subire importanti modifiche con l’obiettivo di migliorare la sua aerodinamica.
Dopo aver deciso di abbandonare la MotoGP a fine 2022 e la WSBK nel 2015, si è verificato un distacco dalle corse su strada, che rappresentavano il cuore dello sviluppo delle GSX-R. Tuttavia, la GSX-R1000, che è rimasta largamente invariata dal suo lancio nel 2017, necessita di un aggiornamento, non solo per rinnovare la sua competitività sul mercato, ma anche per soddisfare le normative sulle emissioni Euro 5, requisito indispensabile per poter rientrare nel mercato europeo, dove è stata ritirata alla fine dello scorso anno.
In arrivo nuove tecnologie per la superbike stradale
Un nuovo brevetto depositato da Suzuki rivela che gli ingegneri dell’azienda stanno sviluppando nuove tecnologie per la superbike. Il brevetto riguarda un innovativo concetto di carenatura che promette di migliorare il raffreddamento e ridurre l’attrito aerodinamico. Sebbene i disegni non forniscano molti dettagli sulla moto, la forma del motore e del telaio corrispondono a quelli della Suzuki GSX-R1000.
L’idea proposta consiste nel migliorare il flusso d’aria verso il radiatore, posizionato dietro la ruota anteriore, perfezionando il suo passaggio tra il lato superiore del parafango anteriore e la superficie inferiore della carenatura del muso.
La soluzione concepita dal brand giapponese prevede di riempire l’apertura con una sezione di carrozzeria a forma di disco, realizzata in due parti in modo da poter essere fissata attorno agli steli della forcella, con staffe che permettono di ancorarla ai perni inferiori in modo che giri con lo sterzo.
Il brevetto fa specifico riferimento al fatto che la carrozzeria del muso contiene i fari, nonostante non siano illustrati nei disegni, dimostrando che il design è pensato per una moto stradale come la GSX-R1000.
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