Yamaha XV1000 by Jerem Motorcycles

Una placida Virago dei primi anni '80 si trasforma in una bella e muscolosa "Street Fighter" grazie alle cure del customizer francese Jérémie Duchampt.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 23 giu 2021
Yamaha XV1000 by Jerem Motorcycles

La francese Jerem Motorcycles, capitanata dall’estroso Jeremie Duchampt, ha da poco sfornato una convincente rivisitazione in chiave “Street Fighter" della Yamaha XV1000 Virago, storica cruiser V-twin di Iwata che ultimamente sta diventando piuttosto popolare tra i customizer di tutte le latitudini.

Una volta individuata e acquisita una XV1000 del 1983 in condizioni giudicate decenti, Monsieur Duchampt ha comunque provveduto a smembrarla completamente per dar vita alla sua “visione", un processo che, alla fine della fiera, gli è costato ben 400 ore di lavoro.

Il motore Yamaha, innanzitutto, è stato completamente rifatto e messo a punto con l’ausilio degli specialisti di  Thorn Bikes, operazione che ha incluso anche la minuziosa ricostruzione dei carburatori e l’aggiunta di un filtro aria originariamente destinato a una Harley-Davidson. L’affascinante impianto di scarico 2-in-1, realizzato in collaborazione con SBP Welding, sfocia in un intrigante terminale corto realizzato internamente.

Telaio e forcellone sono stati subito sabbiati e riverniciati in nero, con quest’ultimo dotato di nuovi cuscinetti e abbinato a un cerchio espiantato da una Suzuki SV con freno a disco (in luogo del vecchio tamburo di serie) e un mono Sachs prelevato da una MV Agusta.

Il posteriore è completato da un telaietto nuovo di zecca, che integra una striscia LED che fa da gruppo ottico posteriore ed è sormontato da una splendida sella a due toni trapuntata in rosso realizzata da uno specialista locale.

L’avantreno, per forza di cose, non poteva essere da meno: la forcella rovesciata è stata “donata" da una Kawasaki ZX-6R e combinata con un paio di semi-manubri mentre il freno anteriore è stato aggiornato con pinze Tokico e pompa Brembo. La piastra di sterzo superiore è stata inoltre leggermente modificata per accomodare la discreta strumentazione digitale Koso ed è “preceduta" da un faro circolare piuttosto convenzionale, anche se con elemento centrale a LED.

Anche il serbatoio originale è stato abbandonato in favore di un’unità prelevata dalla “congiunta" XV750, comunque modificata per adattarsi al progetto e amabilmente  verniciata in rosso con scaglie metalliche. Completamente rifatto anche l’impianto elettrico, con un nuovo cablaggio, una nuova batteria agli ioni di litio e una m-unit di Motogadget nascosta sotto il serbatoio stesso.

Completano il quadro le nuove pedane arretrate – che contribuiscono a determinare l’aggressiva ergonomia della moto – e una coppia di gommoni Metzeler Marathon addobbate con scritte laterali tutt’altro che discrete.  Se il trattamento riservato alla Yamaha XV1000 da Jerem Motorcycles vi ha conquistato, date un’occhiata ai suoi profili Facebook e Instagram ufficiali per vedere di cos’altro è stata capace sin qui …

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